GDR della Repubblica Italiana - L'Originale gioco che simula la Politica

Posts written by Giusant

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    L'ascolto attivo è il fondamento su cui si basa una vera partecipazione democratica. È attraverso il dialogo aperto e la comprensione delle esigenze e delle preoccupazioni dei cittadini che possiamo costruire una società più inclusiva e partecipativa.

    In questa nuova fase della politica, è essenziale che i politici siano impegnati nell'ascoltare attivamente le voci della gente comune, coinvolgendoli nel processo decisionale e rispondendo alle loro preoccupazioni con azioni concrete.

    La partecipazione democratica non si limita al voto alle elezioni, ma si estende alla possibilità di essere ascoltati e coinvolti nella formulazione delle politiche che ci riguardano direttamente. È solo attraverso un impegno costante nell'ascolto e nell'azione basata sulle esigenze dei cittadini che possiamo costruire una società più giusta e inclusiva per tutti.

    Pertanto, invito tutti i politici a mettere al centro dell'agenda politica l'ascolto attivo e la partecipazione dei cittadini, perché solo attraverso un coinvolgimento diretto e una collaborazione sincera possiamo affrontare le sfide che ci aspettano e costruire un futuro migliore per tutti!
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    Il prof. Ferrarotti commenta così lo scioglimento del partito Avanti Italia!

    Lo scioglimento del partito Avanti Italia è una notizia che colpisce profondamente non solo coloro che ne facevano parte, ma anche tutti coloro che credevano nei suoi valori e nel suo impegno politico. È una svolta che richiede un momento di riflessione e di valutazione sul futuro del nostro impegno civico e politico.

    L'attentato terroristico che ha portato allo scioglimento del partito è un tragico ricordo delle sfide che dobbiamo affrontare nella difesa della democrazia e dei valori fondamentali della nostra società. È un momento in cui dobbiamo riaffermare il nostro impegno per la pace, la giustizia e la solidarietà, e resistere a ogni forma di violenza e divisione.

    Tuttavia, anche in mezzo alla tragedia, dobbiamo guardare avanti e cercare nuove strade per promuovere il bene comune e portare avanti le nostre idee e i nostri valori. È un momento per trovare unità nella diversità, per costruire ponti invece di muri e per lavorare insieme per un futuro migliore per tutti.

    Mi auguro che questo momento di transizione possa essere anche un'opportunità per rafforzare il nostro impegno civico e politico e per trovare nuove forme di collaborazione e solidarietà. Resto fiducioso che, nonostante le sfide che ci troviamo di fronte, possiamo continuare a lavorare insieme per un mondo più giusto, pacifico e inclusivo per tutti!
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    Il prof. Alfredo Ferrarotti commenta così l'intervento appena udito:

    È incoraggiante vedere un candidato che non solo parla di politiche concrete per la Regione, ma che incarna anche valori di onestà, attivismo e una vera connessione con il tessuto sociale e territoriale.

    Il richiamo alla necessità di un'azione politica concreta e centrata sul benessere dei cittadini toscani risuona profondamente dentro di noi. La politica del fare, come viene sostenuta qui, rappresenta una svolta significativa nell'approccio alla governance e alla partecipazione democratica.

    Inoltre, l'accento posto sull'importanza della partecipazione democratica in ogni fase del processo politico e sull'interessamento dei partiti nei confronti della cittadinanza e di ogni strato sociale è un principio fondamentale che sostengo pienamente.

    Sono convinto che la vittoria di una tale visione politica sarebbe non solo un successo per la Regione Toscana, ma anche un passo avanti nel riaffermare l'importanza di un impegno attivo e concreto nella politica. Pertanto, sono pienamente a favore di sostenere Antonio Innocenti e la sua visione per il futuro della Toscana.
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    Io, Alfredo Ferrarotti, mi tessero a La Rosa
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    Presente al Palazzo dei Congressi di Ravenna anche il prof. Alfredo Ferrarotti, reo dimissionario dal ruolo di Eurodeputato tra le file del partito Avanti Italia!

    Commenta così l'intervento di Giovanni Gentile:

    Un discorso potente e toccante, Giovanni. La tua visione per una nuova stagione nel centrosinistra italiano è esattamente ciò di cui abbiamo bisogno in questo momento di incertezza e divisione. Sono d'accordo che dobbiamo tornare alle radici del centrosinistra, mettendo al centro i bisogni e le preoccupazioni dei cittadini. È solo attraverso un impegno sincero e una vera rappresentanza delle persone comuni che possiamo sperare di costruire un futuro migliore per l'Italia. Negli ultimi tempi, abbiamo assistito a una serie di eventi che hanno messo in discussione i valori fondamentali su cui si basa la nostra società. La violenza, l'estremismo e la mancanza di dialogo hanno diviso il nostro Paese e hanno minato la fiducia nella politica e nelle istituzioni.

    Ma oggi non voglio parlare di divisioni, bensì di unità. Voglio parlare dell'importanza della non violenza e del pacifismo come principi guida per il nostro agire politico. Nanni Salio, un grande pacifista italiano, ci ha insegnato che la vera forza risiede nella capacità di risolvere i conflitti attraverso il dialogo e il rispetto reciproco. Ha dimostrato che è possibile ottenere grandi risultati senza ricorrere alla violenza o alla coercizione.

    La non violenza non è solo una strategia politica, ma una filosofia di vita. Ci insegna che il cambiamento reale può avvenire solo attraverso la cooperazione e la solidarietà, non attraverso la forza o l'oppressione. È un richiamo alla nostra umanità, alla nostra capacità di empatia e di compassione verso gli altri. Grazie per aver condiviso queste parole ispiratrici e per aver lanciato questa importante iniziativa. Sono pronto a sostenere la Nuova Stagione e a lavorare insieme per il cambiamento che il nostro Paese merita.
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    A seguito dell'intervento di Renata Moretti (A!), il prof. Alfredo Ferrarotti pubblica la seguente nota:

    Cari colleghi,

    Con grande dispiacere e profonda preoccupazione, oggi annuncio la mia decisione di dimettermi dal mio ruolo di Eurodeputato e di lasciare il Partito "Avanti Italia!".

    Negli ultimi giorni, sono stato coinvolto in un dibattito interno al partito riguardante un tema cruciale per la nostra nazione e per l'intera Unione Europea. Come molti di voi sapranno, ho sempre dedicato la mia vita alla promozione di valori socialisti e alla lotta per la giustizia sociale. Tuttavia, ci sono momenti in cui le divergenze diventano insormontabili.

    Recentemente, ho espresso pubblicamente la mia posizione contro l'uso delle bombe e il terrorismo come mezzi per ottenere fini politici. Sono stato profondamente sconcertato nel vedere alcuni membri del nostro partito difendere tali azioni, addirittura minacciando la sicurezza e la stabilità della Repubblica Italiana. Questo non solo contraddice i principi fondamentali del socialismo, ma mette anche a repentaglio i valori democratici che abbiamo giurato difendere.

    Pertanto, non posso in buona coscienza continuare a rappresentare un partito che tollera o addirittura promuove ideali così pericolosi e dannosi per la nostra società. È per questo motivo che ho deciso di rassegnare le mie dimissioni da Eurodeputato e di lasciare il Partito "Avanti Italia!" con effetto immediato.

    Mi rivolgo a tutti voi, miei cari colleghi, affinché rimaniate fedeli ai principi etici e morali che dovrebbero guidare la nostra azione politica. Non possiamo permettere che l'estremismo e la violenza minaccino la nostra democrazia e il benessere dei nostri cittadini.

    Continuerò a impegnarmi per la causa del socialismo e della giustizia sociale, ma sarà in un contesto dove tali valori non siano compromessi da ideologie estremiste e pericolose.

    Grazie per il vostro sostegno e la vostra comprensione.
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    Il prof. Alfredo Ferrarotti pubblica una sua nota in risposta alla portavoce nazionale Renata Moretti (A!):

    Condivido tutto quello che è stato affermato dalla Moretti, immagino che nel suo intervento si sia riferita a me. Voglio solo precisare di non aver mai denunciato nessun tipo di approccio euroscettico tenuto dal Governo. Ripercorro gli eventi per mero dovere di cronaca:

    A seguito della presentazione del "Patto per l'Italia", ho posto delle semplici domande che avevano l'unico scopo di approfondire un argomento delicato, seppur centrale in un momento geopolitico così particolare come quello che stiamo affrontando ora. Credo sia utile dare delle risposte nel merito, per mestiere sono abituato a sviscerare tutte le questioni, ho essenzialmente declinato questa tendenza alle faccende politiche. Ora è pacifico che io non volessi creare nessun tipo di polemica né con il mio partito di appartenenza né con altri soggetti politici che condividono un certo punto di vista. Ma pretendo, come attivista, di sentire delle proposte serie e concrete. Lo dobbiamo ai cittadini alle quali proponiamo lo scenario dell'uscita dall'UE e qui cito, "se necessario".

    Cosa ne derivo? Che non ci sia un atteggiamento assolutista, ossia per forza dobbiamo uscire dall'UE. Piuttosto ci sia un sentimento di forte contrarietà verso le politiche comunitarie applicate in questi ultimi anni e, anche con la forza del Parlamento Europeo (visto che ci siamo dentro), (A1) sta provando a cambiare questo scenario dal "di dentro" come si suol dire.

    In un'ottica di uscita dall'UE, quindi, occorre definire la politica economica, ambientale e sociale applicata ad uno scenario di lungo raggio e spiegarla, presentarla ai cittadini, cercando di carpire sensazioni derivanti.

    Spero, con questa nota, di aver chiarito la mia posizione.
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    Alfredo Ferrarotti, presente alla conferenza stampa, si complimenta con tutti i candidati e fa i suoi auguri per il buon esito della campagna elettorale.
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    Rispetto il fatto che tutti abbiano diritto alla propria opinione, ma è importante sottolineare che proposte come la chiusura dell'università alle donne per incentivare la natalità non solo sono discriminatorie, ma anche controproducenti e dannose per la società nel suo complesso. La discriminazione di genere e l'imposizione di limitazioni sulle opportunità educative basate sul sesso sono contrarie ai principi fondamentali di uguaglianza e dignità umana. Inoltre, non possiamo ignorare il fatto che l'accesso all'istruzione superiore per tutti, indipendentemente dal genere, è essenziale per lo sviluppo sociale ed economico di una nazione. Invece di limitare le opportunità delle donne, dovremmo concentrarci su politiche e programmi che sostengano le famiglie e promuovano un equilibrio sano tra vita lavorativa e familiare, consentendo a uomini e donne di realizzare le proprie aspirazioni senza discriminazioni di genere. L'uguaglianza di genere e il rispetto dei diritti umani devono rimanere al centro del nostro impegno per costruire una società più giusta e inclusiva per tutti.
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    CITAZIONE (FMRG98 @ 25/2/2024, 21:57) 
    CITAZIONE (Giusant @ 24/2/2024, 16:52) 
    In questo contesto, è essenziale interrogarci sulle implicazioni e sulle motivazioni dietro il "Patto per l'Italia". Quali sono i veri obiettivi di questa proposta? È realmente nell'interesse del nostro paese rinunciare ai benefici e alle opportunità offerti dall'adesione all'Unione Europea? Quali sarebbero le conseguenze a breve e lungo termine di un'uscita dall'UE per il popolo italiano e per la nostra posizione nel contesto internazionale?

    In un momento in cui l'unità e la solidarietà europea sono più importanti che mai, dobbiamo evitare divisioni che potrebbero indebolire il nostro ruolo e la nostra voce nell'arena internazionale. Le sfide che affrontiamo - dal cambiamento climatico alla crisi economica - richiedono una risposta comune e coordinata a livello europeo.

    Michelini sui Social: Renata Moretti, che sta nel vostro partito, mica nel mio, ha speso parole di fuoco contro l'euro e la UE ed ha parlato di un referendum in materia (cosa complicatissima), che io sappia lei voterebbe tranquillamente a favore in quella eventualità. Fate pace col cervello e invece di fare la solita accozzaglia di Centrosinistra liberal-marxista cercate di prendere posizione seriamente sui temi. Siete stati con noi in coalizione vi ricordo.

    Vorrei chiarire che, finora, non mi sono espresso pubblicamente su questa questione e non ho preso posizione ufficiale in merito. È importante riconoscere che, all'interno di qualsiasi partito politico, ci possono essere opinioni diverse e dibattiti in corso su varie questioni. Come rappresentante del nostro partito, sono impegnato a esaminare attentamente tutte le proposte e a partecipare costruttivamente al processo decisionale interno. Anche le domande da me poste, sono da leggere in un'ottica di approfondimento costruttivo verso una questione così ardua.
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    Buonasera a tutti i nostri ascoltatori! Oggi ritorna ai nostri microfoni un ospite davvero speciale, il prof. Alfredo Ferrarotti, appena eletto alle Europee con Avanti Italia! Benvenuto!

    Grazie mille, è un piacere essere ritornato qui.

    Cominciamo dalle elezioni. Come ci si sente ad essere stato eletto alle Europee? Quali sono le sue prime impressioni?

    È un onore enorme. Questa vittoria è il risultato del duro lavoro di Avanti Italia! e di tutti coloro che hanno creduto nel cambiamento. Ora è il momento di tradurre le promesse in azioni concrete per il bene comune.

    Parlando di promesse, quali sono le principali sfide che intendi affrontare nel tuo mandato?

    Le sfide che ci attendono sono molteplici e complesse. In primo luogo, dobbiamo affrontare l'emergenza climatica con decisione e coraggio, adottando politiche ambientali ambiziose e sostenibili. Inoltre, la crescente disuguaglianza economica minaccia la coesione sociale e il benessere dei cittadini. Dobbiamo lavorare per ridurre il divario tra ricchi e poveri, garantendo opportunità e diritti a tutti i cittadini europei. Inoltre, non possiamo ignorare la questione della migrazione e dell'integrazione. È fondamentale sviluppare politiche che promuovano una gestione umana e solidale dei flussi migratori, rispettando al contempo i diritti fondamentali di tutte le persone coinvolte. Infine, la pandemia da COVID-19 ha evidenziato vulnerabilità e disparità nel nostro sistema sanitario e sociale. Dobbiamo rafforzare la resilienza dei nostri sistemi e garantire che tutti abbiano accesso a cure mediche di qualità e a una protezione sociale adeguata. Sono sfide ardue, ma sono convinto che con determinazione e collaborazione possiamo superarle e costruire un futuro migliore per tutti.

    Avanti Italia! ha una visione chiara. Come intende collaborare con le altre forze politiche per raggiungere obiettivi comuni?

    La collaborazione è essenziale per il successo di qualsiasi iniziativa politica. Sono fermamente convinto che il confronto costruttivo e il dialogo aperto con tutte le forze politiche siano fondamentali per trovare soluzioni efficaci ai problemi che affrontiamo. Avanti Italia! è aperto al lavoro con tutte le forze politiche che condividono i nostri valori di giustizia sociale, solidarietà e progresso. Nonostante le differenze ideologiche, credo che ci siano molte questioni su cui possiamo trovare un terreno comune. È importante essere inclusivi e ascoltare le diverse prospettive per garantire che le politiche adottate rispecchino veramente le esigenze e gli interessi di tutti i cittadini europei. Sono pronto a impegnarmi attivamente in questo processo di cooperazione e a lavorare instancabilmente per il bene comune.

    Oltre alla politica, cosa la appassiona di più? Quali sono i suoi interessi al di fuori dell'arena politica?

    Mi appassiona la cultura, la letteratura e la musica. Credo che l'arte sia un potente veicolo per trasmettere valori e ispirare cambiamenti.

    Grazie mille, Alfredo Ferrarotti, per essere stato con noi oggi. Auguriamo a lei un mandato di successo alle Europee. A voi, cari ascoltatori, continuate a seguirci per ulteriori aggiornamenti.
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    In questo contesto, è essenziale interrogarci sulle implicazioni e sulle motivazioni dietro il "Patto per l'Italia". Quali sono i veri obiettivi di questa proposta? È realmente nell'interesse del nostro paese rinunciare ai benefici e alle opportunità offerti dall'adesione all'Unione Europea? Quali sarebbero le conseguenze a breve e lungo termine di un'uscita dall'UE per il popolo italiano e per la nostra posizione nel contesto internazionale?

    In un momento in cui l'unità e la solidarietà europea sono più importanti che mai, dobbiamo evitare divisioni che potrebbero indebolire il nostro ruolo e la nostra voce nell'arena internazionale. Le sfide che affrontiamo - dal cambiamento climatico alla crisi economica - richiedono una risposta comune e coordinata a livello europeo.
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    Il prof. Alfredo Ferrarotti commenta così il risultato delle elezioni europee:

    Le elezioni europee sono state un'importante opportunità per esprimere la nostra voce e promuovere i valori socialisti in un contesto internazionale. Nonostante le sfide e le difficoltà incontrate lungo il cammino, abbiamo lavorato duramente per diffondere il nostro messaggio di uguaglianza, solidarietà e giustizia sociale.

    Oggi, possiamo guardare con orgoglio ai risultati ottenuti. La nostra crescita elettorale dimostra che sempre più persone sono attratte dalla nostra visione di un'Europa basata sui principi dell'equità e della cooperazione. Questo è un segnale incoraggiante che ci spinge a continuare il nostro lavoro con rinnovato impegno e determinazione.

    Tuttavia, non possiamo ignorare il contesto politico complesso in cui si sono tenute queste elezioni. Abbiamo assistito a un aumento significativo dei partiti euroscettici, che riflette un crescente senso di sfiducia e insoddisfazione nei confronti delle istituzioni europee. È fondamentale comprendere e affrontare le ragioni dietro questo fenomeno, continuando a difendere i valori di democrazia, tolleranza e solidarietà che sono al cuore del progetto europeo.

    Il nostro lavoro, dunque, non finisce qui. Le elezioni europee sono solo un passo nel nostro percorso verso un cambiamento sociale e politico duraturo. Dobbiamo rimanere uniti e concentrati sui nostri obiettivi, continuando a lavorare instancabilmente per trasformare le nostre idee in azioni concrete e positive per la società.
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    Cari partecipanti al Festival di Sociologia,

    Sono felice di concludere questo Festival di Sociologia con una riflessione profonda sulle tematiche affrontate durante i nostri giorni di discussione e interazione. Abbiamo esplorato una vasta gamma di argomenti, dalla partecipazione giovanile al ruolo cruciale della scuola, dalla transizione ecologica all'economia circolare. Vorrei condividere alcune considerazioni chiave emerse da queste conversazioni ed esperienze condivise.

    In primo luogo, abbiamo riconosciuto l'importanza vitale di coinvolgere attivamente i giovani nella costruzione del nostro futuro sociale ed ecologico. Abbiamo visto come i giovani siano portatori di idee fresche, energie vibranti e una prospettiva critica che può arricchire il nostro dibattito e guidare il cambiamento sociale. Il Festival ha rappresentato un'opportunità per noi adulti di ascoltare e apprendere dalle voci dei giovani e di collaborare con loro per creare un mondo migliore per le generazioni future.

    Secondo, abbiamo affrontato con determinazione la sfida della transizione ecologica. Abbiamo riconosciuto che il cambiamento climatico e la crisi ambientale richiedono azioni immediate e significative da parte nostra. Il Festival ci ha offerto spunti preziosi su come possiamo trasformare le nostre pratiche individuali e collettive per ridurre l'impatto ambientale e promuovere uno stile di vita sostenibile.

    Terzo, abbiamo esaminato il ruolo cruciale della scuola nell'educare cittadini critici e consapevoli. Abbiamo riconosciuto che la scuola non è solo un luogo di trasmissione di conoscenze, ma anche uno spazio di formazione per la cittadinanza attiva e la partecipazione democratica. Il Festival ha sollecitato una riflessione su come possiamo rafforzare il ruolo della scuola come agente di trasformazione sociale e promuovere un'educazione che valorizzi la diversità, l'inclusione e la giustizia sociale.

    Infine, abbiamo esplorato l'economia circolare come un modello alternativo che mira a ridurre gli sprechi e promuovere un uso più efficiente delle risorse. Abbiamo riconosciuto che l'economia circolare rappresenta una sfida al modello economico dominante basato sulla crescita infinita e sullo sfruttamento illimitato delle risorse naturali. Il Festival ha suscitato dibattiti su come possiamo promuovere l'adozione dell'economia circolare a livello individuale, comunitario e istituzionale.

    In conclusione, il Festival di Sociologia è stato un momento di ispirazione e di impegno collettivo per costruire un futuro più solidale e sostenibile. Abbiamo riconosciuto le sfide che ci attendono e abbiamo espresso la nostra determinazione nel affrontarle insieme, con coraggio e creatività. Continuiamo questo viaggio con la consapevolezza che il cambiamento è possibile quando ci uniamo e agiamo con determinazione e compassione.

    Grazie a tutti voi per il vostro contributo prezioso e per il vostro impegno.
    Il nostro lavoro continua, e sono fiducioso che insieme possiamo costruire un mondo migliore per tutti.
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    Alle ore 10.00, presso il Parco del Valentino di Torino, apre la IX Edizione del Festival di Sociologia. Sale sul palco l'organizzatore oltreché relatore, il prof. Alfredo Ferrarotti


    Cari colleghi e appassionati,

    Sono entusiasta di annunciare l'organizzazione del mio primo Festival di Sociologia, un evento straordinario che mira a promuovere la riflessione critica, l'impegno politico e l'analisi sociale nella nostra comunità. Come professore di sociologia con un profondo impegno per i valori socialisti, ritengo che questo festival sia un'opportunità unica per unire le nostre energie e condividere conoscenze significative.

    Il festival sarà un'occasione per esplorare una vasta gamma di temi cruciali per la società contemporanea. Desidero coinvolgere attivamente ciascuno di voi nell'organizzazione di questo evento, poiché credo fermamente nell'importanza della partecipazione collettiva e dell'empowerment dei membri della comunità.

    Per quanto riguarda la pianificazione, propongo di strutturare il festival in diverse sezioni tematiche, ognuna dedicata a un argomento rilevante per la sociologia contemporanea. Alcune delle tematiche potrebbero includere l'analisi delle disuguaglianze sociali, la critica alle strutture di potere dominanti e l'esplorazione di alternative politiche basate sulla solidarietà e sulla giustizia sociale.

    Inoltre, vorrei coinvolgere attivamente gli studenti e i giovani ricercatori nel festival, offrendo loro la possibilità di presentare i propri lavori e di partecipare a discussioni e workshop interattivi. Credo che sia essenziale incoraggiare la prospettiva giovanile e favorire lo sviluppo di nuove idee e approcci innovativi nel campo della sociologia.

    Infine, vorrei dedicare una parte del festival alla promozione dell'azione politica e dell'attivismo sociale. Come sostenitori del socialismo, dobbiamo tradurre le nostre analisi critiche in azioni concrete volte a trasformare la società in un luogo più equo e solidale per tutti. Il festival sarà quindi un'opportunità per discutere strategie e pratiche per l'attivismo politico e per coinvolgere attivamente i partecipanti nell'azione sociale.

    In conclusione, sono davvero entusiasta di avviare questa iniziativa e di lavorare insieme a ciascuno di voi per rendere il Festival di Sociologia un evento indimenticabile e significativo. Vi invito tutti a contribuire con le vostre idee, energie e passioni per creare insieme un'esperienza unica che possa ispirare e trasformare la nostra comunità.

    Grazie per l'attenzione e per il vostro impegno.
149 replies since 16/1/2015
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