Costa (FI) da Montecitorio: ufficiale lo schieramento ai ballottaggi, dura la critica a ND.

Nuova Democrazia ritira i suoi assessori e mette all'angolo Dina Nobili (FI) e Pasquale Aliberti (FI), governatori di Liguria e Campania credendo di farci un dispetto, ma ci fa solo un favore togliendosi la maschera davanti all'Italia e agli Italiani e mostrando la sua vera natura. Noi di Forza Italia abbiamo fatto l'alleanza liberale e popolare alle regionali 2030 perchè era un progetto con delle idee e degli obiettivi che condividevamo, ma pare che Nuova Democrazia quegli ideali li abbia dimenticati, e da questo comportamento pare che non li abbia mai presi sul serio. La politica, l'Italia, gli Italiani, e in questo caso i liguri e i campani, non sono un gioco. Far cadere un governo per ripicca non è la serietà che meritano. Questo è il programma elettorale di Mudadu? Questa è la serietà del partito che lo candida presidente della Repubblica Italiana?
Ad ogni modo, facciamo sì che questo autogol di Nuova Democrazia non sia stato vano. Se prima c'era incertezza, ora sciolgo tutte le riserve, dopo le dichiarazioni di Mudadu di ieri sera sulla Moretti non c'è altra via: Forza Italia scende in campo ai ballottaggi al fianco di Sergio Furlan (Lega). Sergio è anche il candidato di Fratelli d'Italia, ma soprattutto è il candidato della Lega. E come Forza Italia non possiamo dimenticare il secondo governo Zanetti, in cui - delle forze dell'allora centrodestra - solo la Lega si tirò indietro pagando il prezzo dell'opposizione insieme a noi. Zanetti adesso ci verrà ad attaccare sull'europeismo, ma sia Fratelli d'Italia che Lega in primis hanno ribadito la loro posizione in merito, e noi di Forza Italia, eredi di Berlusconi, che rimane il nostro fondatore, il nostro ideologo, e che direbbe "La forza di un sogno: cambiare l'Europa", non possiamo che abbracciare la loro posizione riformista. D'altronde Forza Italia ha sempre posto, e io stesso lo ribadii tempo fa, la persona e l'Italia al centro della sua politica, e mettere l'Italia al centro significa renderla protagonista a livello internazionale, e quindi, anche in Europa. Rimaniamo fermamente contrari all'Italexit, l'Italia deve rimanere in Europa per partecipare attivamente alla sua politica e per essere protagonista dei suoi cambiamenti, e noi dobbiamo lavorare per il nostro Paese, con impegno e serietà come sempre, per ridargli il ruolo centrale che merita e che gli spetta in qualità di Stato fondatore.