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Come un fulmine a ciel sereno si abbatte la notizia che riecheggia nei palazzi delle regioni Campania e Liguria delle dimissioni in massa degli assessori di Nuova Democrazia con annesso passaggio in opposizione ai presidenti Nobili e Aliberti nei banchi del consiglio regionale. Una call durata appena quaranta minuti tra i consiglieri regionali e gli assessori, i coordinatori regionali Eugenio Musso e Catello Vitielli e il presidente di Nuova Democrazia Francesco Zanetti presente insieme ai vice Rosato, Mancini e Costa con una scelta varata all’unanimità: se Vegetti ha scelto di sostenere Furlan ha determinato la fine dei governi del Polo Europeista e Popolare del 2030, questa la linea approvata dai consiglieri e assessori, con l’ormai vicepresidente campano Giosi Ferrandino che parla alla stampa locale dopo la firma delle dimissioni dalla giunta di “Tradimento degli ideali e dei valori liberali, popolari ed europeisti da parte di Forza Italia, resasi serva di una politica becera e poltronara e nuovamente rea di essere asservita a Fratelli d’Italia.”
Eugenio Musso dice invece “Niente di personale contro Dina Nobili, ma come dicono da altre parti nella politica ci vuole coerenza, loro la predicano, noi la pratichiamo. Forza Italia governava grazie a noi e ai nostri numeri in aula queste regioni eppure ha scelto Furlan anziché Mudadu. Vedremo se Furlan sarà capace di dare a Nobili e Aliberti i numeri per andare avanti senza di noi.”
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