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E' tutto pronto per la conferenza stampa indetta dalla direzione di Equità Territoriale riguardo le elezioni politiche 2031. I primi giornalisti iniziano a prendere posto, sul posto è giunto Pino Aprile, il fondatore del partito.
Si attendono il segretario Pedicini e il candidato presidente Stefanazzi.
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Finalmente giunge in sala stampa il candidato presidente Claudio Stefanazzi accompagnato dal segretario Pedicini, Luigi De Magistris e Vito Carrieri.
Prende la parola Stefanazzi: ''Dobbiamo essere sinceri: in attesa dei dati ufficiali a livello locale, nonostante il nostro partito è stato etichettato dai più come 'Secessionista' siamo soddisfatti del risultato ottenuto e di aver eletto ben 11 deputati per rappresentare la nostra causa.
Personalmente sono ancor più orgoglioso del bel risultato alle presidenziali, un +1% rispetto al dato della lista che mi porta a ringraziare tutta quella porzione di elettorato che ha creduto nella mia persona. Qualcuno sperava addirittura in un 5% ma ci rendiamo conto che in un dibattito pubblico ahimè polarizzato c'è sempre meno spazio per il pluralismo e dunque ciò che passa per il mainstream politico, filtrato dall'atavica logica del voto utile, vale in questo paese. Cedo ora la parola al segretario Pedicini''
Alcuni giornalisti in aula applaudono Stefanazzi per poi silenziarsi e lasciar proferire l'ex grillino: ''Non prendiamoci in giro, l'80% di voi è qui presente per sapere quale sarà la nostra posizione in merito al ballottaggio.
Per statuto Equità Territoriale non può e non vuole entrare in coalizione con partiti nazionali. Ecco perchè al ballottaggio per l'Assemblea Nazionale invitiamo i nostri all'astensione.
Tuttavia il discorso cambia per le Presidenziali. Da una parte abbiamo la tossica presenza di Furlan, colui che ha condotto una campagna elettorale all'insegna del fango nei confronti della nostra formazione politica nonchè promotore di quell'Autonomia Differenziata per cui abbiamo lottato strenuamente per anni tra la piazza, i territori ed il palazzo. Dall'altra v'è Mudadu, stimato uomo di governo, che però rappresenta un partito che negli scorsi anni sulla questione Autonomia ha mantenuto una posizione di forte ambiguità passando dal centrismo, al centrodestra per infine coalizzarsi a questo giro con quel che resta del centrosinistra.
In merito a ciò c'è stato un colloquio con l'ex presidente del Senato il quale ci ha garantito che, qualora salirà al palazzo, farà in modo che ogni iniziativa affine all'AD verrà categoricamente bocciata. Aldilà di questo sono state approfondite altre questioni che per correttezza non voglio esporre pubblicamente, sarà fatto a tempo debito.
Ecco il perchè, dinnanzi a certe garanzie, abbiamo deciso all'unanimità di appoggiare Andrea Mudadu al ballottaggio. Contro la deriva leghista ed i pericoli che comporterebbe per il nostro paese avere Furlan al governo.
E' tutto.''
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