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 - il candidato Sergio Furlan a Il Dolomiti Live, piattaforma streaming del NordEst -
Intervistato sulla piattaforma d'informazione online e streaming del NordEst denominata 'Il Dolomiti Live' il candidato della compagine 'Sergio Furlan - Sindaco d'Italia' si è lasciato andare ad un commento di carattere territoriale: "Mi dipingono come nordista, però ci sono almeno altre due candidature che guardano più al meridione che al paese. La verità? Mi discriminano perché del NordEst".
- Senatore lei si sente discriminato in questa campagna elettorale? -
"Guardi, io sono nato e cresciuto vicino a Pordenone, sono un libero professionista. Faccio l'architetto. Ho fatto il sindaco e il consigliere comunale poi la mia vita è svoltata e sono andato in Parlamento dopo una lunga pausa dalla politica. Discriminato? No, ma di certo etichettato. Sa come di diceva una volta? Che i nordestini erano i terroni del Nord perché in Veneto soprattutto e in Friuli Venezia Giulia non c'era lo stesso motore economico che in Lombardia e perché la mia terra è stata terra di emigrazione. Ma vuole sapere la verità? Siamo gente che si rimbocca le maniche"
- Quindi Furlan lei non è un candidato del Nord o della Padania? -
"Intanto penso che il tema della Padania sia stato ampiamente superato da Roberto Maroni prima e Matteo Salvini dopo già nel 2014 e di certo non troverà una mia dichiarazione che dice 'Vesuvio lavali col fuoco' nonostante qualcuno abbia cercato di mettermi in bocca queste parole. Io candidato del Nord? Io candidato di tutta Italia, lo dice anche il mio slogan: Sindaco d'Italia! Non Sindaco di Pontida o Trezzo sull'Adda sa? Però qualcuno non vuole leggere o non sa leggere?!? Ci sono invece candidati espressamente meridionalisti. Penso a Claudio Stefanazzi di EQUITA' TERRITORIALE - l'Italia riparte da Sud che più chiaro di così non poteva essere o anche Asia Michelini alla fine. Una candidata che con Sovranità parla di sovranità italiana, si occupa tanto nel giudicare la politica estera altrui e degli stati esteri come Israele entrando anche nel merito di chi debba deciderne la capitale o meno ma che poi nei fatti cosa fa per una parte del paese come il NordEst, il NordOvest, la Valle d'Aosta o banalmente l'Umbria? Sento parlare di sovranità e si parla di uscita dall'Europa, che posso anche condividere, o di uscita dalla Nato che invece trovo quanto più bizzarra perché il motto meglio soli che male accompagnati non vale sempre se poi vieni divorato dagli avversari del mercato"
- Possiamo affermare che Sergio Furlan è il candidato dell'Italia tutta giusto? -
"A me che sia uno di Vipiteno o Lampedusa poco importa, ci candidiamo a rappresentare gli italiani residenti in Italia e all'Estero, le minoranze linguistiche e le specificità regionali. Parliamo alla nazione! Lo facciamo con dei partiti CONSERVATORI: Lega e Fratelli d'Italia. Lo facciamo consapevoli che nell'alveo di queste realtà dobbiamo prima di tutto valorizzare il Made in Italy e a cascata le specificità territoriali. Lo dice anche la Carta Costituzionale infondo. Io gli slogan elettorali non li scelgo per caso, quando ho promesso di essere il sindaco degli italiani è perché penso di poter rappresentare tutti dal Quirinale"
- Senatore, se il 17 agosto non dovesse esserci il suo nome sulla scheda? -
"Perché gli italiani preferirebbero godersi il ferragosto sotto l'ombrellone ed eleggermi già al Primo Turno? Ottima osservazione. Battute a parte credo che se la coalizione Lega e Fratelli d'Italia con l'apporto di tanti amministratori e sindaci civici del mondo conservatore non dovesse arrivare al Secondo Turno dovremmo interrogarci a lungo su cosa si è sbagliato. Io stesso mi metterei in discussione. A quel punto, dalla mia casa delle vacanze in montagna che recentemente uno dei miei due figli hanno acquistato potrei riflettere sul chi votare. L'avversario sarà il CentroSinistra, come ho detto più volte si saranno fatte le primarie nel CentroDestra e nel mondo sovranista e a quel punto quel candidato andrà sostenuto previo un dialogo che parta anche dall'idea di fare gli italiani ora che si è fatta l'Italia della Terza Repubblica"
- Non è quindi detto che Sergio Furlan voti Asia Michelini a tutti i costi -
"Sergio Furlan voterà consapevole di non voler lasciare il paese al CentroSinistra, se per fare ciò servirà votare Asia Michelini lei mi insegna che ci si siede attorno ad un tavolo, forse ci si chiede anche scusa visto che io non ho fatto la campagna elettorale contro qualcuno ma a favore di un'idea, e poi si condividono i punti che ci accomunano. Nonostante Asia dice che mi sono rimangiato una promessa sull'Europa io penso che l'esperienza che ci unisce più di tutti è l'appartenenza a Identità e Democrazia e la voglia di cambiare l'Europa anche uscendo spingendo con l'Italexit. Nel 2029 abbiamo fallito perché la lista non prese il 50%+1 dei voti. Lo possiamo fare nel 2031"
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