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POLITICHE 2031, STEFANAZZI E' IL QUINTO CANDIDATO Il partito meridionalista scende ufficialmente in campo per Assemblea e Presidenziali. Tanti volti noti da Saviano a De Magistris
A pochi giorni dalla scadenza legale per la presentazione delle liste in vista delle politiche 2031, Equità Territoriale ha ufficialmente depositato la propria. A renderlo noto è Pino Aprile, fondatore del partito nel 2019, che sui social si dichiara 'commosso di quanto stia crescendo questa creatura'. Nelle settimane precedenti infatti Equità ha indetto una conferenza stampa confermando i rumors che li vedevano coinvolti e annunciando la candidatura a sorpresa di Claudio Stefanazzi, ex governatore della Puglia, come presidente.
Famoso per il suo operato che ha condotto la Puglia ad essere definita dai media internazionali 'la California del Sud Italia' per PIL, servizi e benessere, la notizia ha scaturito l'interesse di molti. Stefanazzi aveva strappato la tessera de La Rosa da qualche mese, deluso dal trattamento riservato al segretario nazionale uscente Dalfino e fortemente contrario all'intesa con Nuova Democrazia.
La sua scesa in campo ha scatenato una reazione a catena che ha raccolto attorno al partito del segretario Pedicini i grandi delusi rosati e diversi esponenti locali dell'ormai sciolta Avanti Italia.
Luigi De Magistris, ex sindaco di Napoli, candidato alla regione Campania alla scorsa tornata elettorale e segretario di Avanti Italia, è stato il primo ad annunciare pubblicamente la sua candidatura nel collegio partenopeo. 'Le nostre regioni si stanno svuotando, l'economia crolla e il riscaldamento globale sta inginocchiando l'agricoltura. Il tutto nel menefreghismo del governo centrale. E' ora di ribellarsi!' questo quanto detto dal magistrato nello spot elettorale postato qualche giorno fa.
Tra le fila della lista di Equità spiccano tanti altri nomi non indifferenti.: in Molise va forte la figura di Stefania Panichella, già candidata presidente nel '28 con AI e S affacciandosi al 20%, mentre in Abruzzo risalta Silvio Paolucci, anch'egli in corsa per divenire governatore nel 2029. Nei collegi pugliesi sono molti i candidati deputati che potrebbero distrarre l'elettorato dai partiti tradizionali. Si parte dalla figura dello stesso Stefanazzi, che dalle parti del tacco dello stivale ha lasciato un buon ricordo nei suoi 5 anni di governance, per arrivare a gente come Vito Carrieri, ex sindaco di Polignano a Mare e candidato presidente per Avanti Italia! nel 2025, e Antonella Laricchia, per quasi 10 anni leader del Movimento 5 Stelle pugliese ed adesso indipendente.
Occhi puntati sulle isole, in particolar modo in Sicilia dove Equità s'è affidata a profili di livello quali quello di Marilena Grassadonia o lo stesso Mario Caruso, già in corsa alle regionali siciliane e capace di strappare un ottimo 9% nonostante la folta concorrenza.
Nella circoscrizione SudOvest (Campania, Calabria e Basilicata) si candida il fondatore Pino Aprile, l'ex europarlamentare piddina Pina Picierno e Francesca Pietroforte.
Ma il vero big che ha fatto parlare di sè tutti i media, forse più dello stessa candidatura di Stefanazzi, è Roberto Saviano. Lo scrittore di fama internazionale scende per la prima volta nella sua vita in politica, cosa che ha fatto scalpore considerando che in passato ha rifiutato categoricamente candidature di rilievo per partiti molto più influenti. Dal no al PD di Bersani fino al rifiuto per Giuseppe Conte. ''Viviamo un periodo storico di grande tensione. Finiamola di voltare le spalle, di ignorare i problemi. E' il momento di agire. Ed è per questo che ho scelto di scendere in campo per la mia terra, per l'Equità Territoriale contro la deriva liberalsovranista che sta sfasciando l'Italia'' così Saviano su X.
Se per molti ET può sembrare un raccoglitore dei delusi della sinistra, l'accordo raggiunto con i sovranisti di Rinascita Siciliana in Calabria rende l'idea di quanto invece sia aperto e non vincolato agli schemi ideologici tradizionali il movimento a sostegno di Stefanazzi presidente. ''Se è vero quel che dice Zanetti, la Terza Repubblica deve essere quella che renderà giustizia al Sud. E' attorno a questo monito che siamo riusciti a raccogliere questa base di consenso ed entusiasmo attorno a noi. Vogliamo che i meridionali che non votano più da tempo tornino alle urne, consci del fatto che votando per Equità votano per qualcuno che possa realmente rappresentare le loro istanze in questa nuova legislatura- dice Stefanazzi fermato dai giornalisti in giornata all'uscita dalla sede del partito in piazza Portanova a Napoli - Siamo qui per portare realmente 170 anni di abusi, iniquità e disuguaglianze territoriali al Palazzo. E' solo l'inizio dell'ondata meridionalista!''
Giocata autorizzata dall'amministrazione in seguito al lancio dei dadi.
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