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Nuovi sviluppi nelle indagini sull’ex leader di Avanti Italia Renata Moretti, il g.i.p. del tribunale di Roma Elvira Patronelli ha infatti aperto un nuovo fascicolo a carico dell’ex deputata a seguito dei fatti accaduti nella sede dell’ex movimento politico. Alle accuse di vilipendio alla bandiera si aggiungono
ora quelle per concorso in omicidio, traffico di armi e concorso in banda armata. Nel conflitto a fuoco dove perse la vita il brigadiere Costa furono arrestati 19 militanti, tra cui Carmine d’Angelo, boss della banda legato a doppio filo con la criminalità organizzata del sud Italia. La G.I.P. ha disposto la custodia cautelare con obbligo di dimora in Roma e obbligo di firma per l’ex onorevole, misura al momento inapplicabile in quanto la Moretti da ormai due mesi si trova in status di asilo politico nell’ambasciata russa, motivo per cui è stata emessa anche la richiesta di estradizione già trasmessa al Ministero degli Esteri Russo e alla stessa ambasciata in Roma.
Giocata sottoposta ai dadi in accordo con l’utente coinvolto.
La parola al gestore della Russia per quanto riguarda l’estradizione. |
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Non si è fatta attendere la risposta ufficiale dell’ambasciatore russo in Italia, Aleksyej Paramonov il quale ha giustificato il motivo per cui l’ex onorevole Moretti sia attualmente nell’ambasciata in asilo politico. L’ambasciata ha espresso la posizione ufficiale di Mosca nella quale si ritiene opportuno non concedere l’estradizione dove aver sentito il parere della Sig.ra Moretti. Dal colloquio con quest’ultima infatti è emerso un fondato timore della politica italiana nei confronti del sistema giudiziario italiano. Dalle informazioni ottenute la Federazione Russa ha proposta a Renata Moretti di diventare cittadina russa tramite decreto presidenziale come stabilito dalla Costituzione e dalle leggi federali vigenti in materia di cittadinanza. Considerata anche l’assenza della Federazione Russa dal Consiglio d’Europa e dalla CEDU dal 2022 a causa delle sanzione dell’Unione Europa, le autorità russe ritengono giustificato ed opportuno non concedere tale estradizione. La Signora Moretti se scegliesse di diventare cittadina russa e rinunziare alla cittadinanza italiana, in ottemperanza alla legge federale 21 del 14 Settembre 2015, la neo cittadina russa risponderebbe esclusivamente alle leggi della Federazione Russa e non alle autorità italiane né alla CEDU. La Federazione Russa rimarrà a disposizione per un canale diplomatico solamente qualora provata l’imparzialità del giudizio nei confronti della Signora Moretti del rispetto dei diritti umani e civili del soggetto in questione ed infine al sollevamento delle sanzioni politiche ed economiche in essere in Italia e UE nei confronti della Federazione Russa.
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1 replies since 9/4/2024, 13:47 62 views
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