|
|
|
Sale quindi sul palco l'Onorevole Luca Toccalini (Lega) 'cerimoniere' di questo Congresso Federale '30 in qualità di Presidente Congressuale. Nella sala scende il silenzio mentre l'ex leader dei furono Giovani Padani prende la parola "Oggi celebriamo il congresso della Lega, il più alto momento di democrazia di questo movimento che deve molto ad Umberto Bossi, Roberto Maroni, Matteo Salvini ed ora Sergio Furlan. Cosa hanno in comune questi quattro signori? Sono stati Segretari Federali dell'unico sindacato dei territori, dell'unico partito in grado finalmente di portare a termine il desiderio non solo delle regioni del nord ma anche di molti territori dell'Italia tutta: l'Autonomia! Per questo chiedo, ai colleghi delegati congressuali, di alzare il loro badge e certificare la validità di questo congresso così da procedere nelle formalità prima di lasciare spazio a chi è destinato a guidarci per i prossimi anni" dalla platea si alzano in ordine sparso i cartellini dei duecentosettantanove delegati provenienti da tutta Italia e dalle varie regioni, nonché parlamentari, sindaci ed amministratori locali identificati da Via Bellerio nella scelta del prossimo Segretario Federale. A quel punto il parlamentare lombardo riprende la parola "Vi chiedo ancora la pazienza di certificare che questo Congresso Federale procederà per acclamazione alla nomina del nuovo Segretario Federale nella persona di Sergio Furlan" i cartellini si alzano ancora una volta mentre nella sala congressi parte un applauso nutrito per la certificazione dell'elezione di Sergio Furlan (Lega) che si appresta a salire sul palco, stringe la mano al Presidente Congressuale e fa cenno di ringraziamento alla platea nutrita di delegati, militanti, simpatizzanti ed invitati al Congresso Federale in scena alla Fiera di Rimini.
"POPOLO DELLA LEGA! GRAZIE INFINITE!" esordisce il confermato Segretario Federale della Lega per Salvini Premier mentre uno scrosciante applauso insiste dalla platea. "Mi dicono che prima di parlare dobbiamo assolvere ancora a diverse cose" sorride "Vi chiedo, colleghi delegati, di alzare per l'ultima volta la scheda per certificare l'elezione e la ratifica dei membri, quarantasei, del Consiglio Federale" si alzano come palette le schede e parte l'applauso sulle note di We Are the Champions dei Queen ed il neo rieletto Segretario Federale che stringe la mano dei Segretari Regionali seduti sul tavolo congressuale. Poi, preso posto al leggio, prende con il proprio discorso "Oggi la Lega si rinnova nel proprio Congresso Federale, ci sono partiti che non sanno neanche cos'è la democrazia, dove comanda uno solo, che vivono nel segno del capo. Qui, è innegabile, siamo una famiglia e di quelle litigiose! Ventitré segreterie regionali sono come ventitré correnti eh! Bande che tirano da una parte, bande che tifano per un'alta parte! Eppure siamo qui, siamo il partito più vecchio del Parlamento Italiano, siamo il partito che finalmente dopo tante lotte e tante battaglie porta a casa l'AUTONOMIA! Diciamolo tutti insieme A-U-T-O-N-O-M-I-A!" nella sala sventolano bandiere regionali, tricolori, bandiere del movimento e l'applauso si fa forte verso il palco "Tutto questo non sarebbe possibile senza Umberto Bossi, Roberto Maroni ma anche Matteo Salvini che vede il suo nome comparire ancora sul logo di questo movimento! Ebbene proprio Matteo un mese fa mi ha detto: cambiamo, torniamo a parlare col territorio anche nel simbolo. L'ho guardato, gli ho chiesto se fosse serio, gli dobbiamo molto signori miei ed è per questo che oggi qui in prima fila tra i duecentosettantanove delegati a rappresentare la sua Lombardia c'è! GRAZIE MATTEO SALVINI, grazie per il coraggio che ancora una volta ti distingue nel dirci di andare avanti oltre di te, non tutti i leader saprebbero fare una cosa del genere! Ci sono partiti che sono morti con il loro leader, altri che sono stati trascinati nella tomba nel tentativo di riscatto! Oggi quindi sanciamo l'ingresso della Lega 3.0, la Lega +Autonomisti +Popolari o semplicemente Lega con un chiaro rimando all'identità che ci distingue: la terra, il territorio, l'amore per le tradizione come la caccia e la pesca e l'agricoltura o l'allevamento. Siamo il partito delle piccole e medie imprese, siamo il partito dei coltivatori diretti, siamo e dobbiamo essere anche il partito delle doppiette perché condannare l'uso delle armi da caccia è una volontà della sinistra radical chic che ci vuole tutti ambientalisti, vegani e fluidi sessualmente! Il nostro DEVE ESSERE il partito delle autonomie, dei territori, il partito del folklore, un partito anche rurale che sappia portare nelle aule romane il peso dei piccoli comuni, delle genti comuni, delle istanze territoriali non delle grandi stanze dei bottoni!" alle spalle del palco compare il logo vettoriale del movimento editato nella sua nuova forma con la pianura, le spighe dell'agricoltura, il pesce - o meglio il pescato - a simboleggiare sia l'attività produttiva che la caccia & pesca quindi il rimando a Identità & Democrazia - partito europeo di riferimento, con il leone di San Marco e la dicitura +Autonomisti +Popolari "Badate bene! Il nostro Alberto da Giussano rimane qui sul bavero eh!" si tocca la spilla dorata sul bavero destro della giacca "Lo volevamo integrare ma non è detto che presto appaia sia chiaro perché le rivoluzioni sono figlie di idee e di sentimenti prima che di interessi diceva Don Luigi Sturzo e noi non dimentichiamo il Carroccio, l'Alberto da Giussano e la lotta delle leghe del Nord! Noi partiamo da lì, siamo un partito nazionale ora grazie a Matteo Salvini, siamo il partito di tutta Italia e ci teniamo a dire PRIMA L'ITALIA ma senza mai dimenticare le nostre radici! Per questo oggi, da questo palco, lanciamo la nostra corsa al governo di tante regioni, amministrazioni locali e del paese visto che gli avversari di Nuova Democrazia ci hanno evidenziato come ormai siamo in campagna elettorale! Evidentemente questo governo ha le ore contate, evidentemente firmata la legge di riforma costituzionale vorranno tornare al voto, evidentemente vogliono dire agli italiani che il loro voto gli interessa solo quando sono alti nei sondaggi! Ebbene noi ci faremo trovare pronti! Viva la LEGA!" scende quindi in platea tra strette di mano e applausi.
 - viene svelato il nuovo simbolo vettoriale della LEGA dal quale scompare ogni riferimento a precedenti leader-
|
|
.
"POPOLO DELLA LEGA! GRAZIE INFINITE!" esordisce il confermato Segretario Federale della Lega per Salvini Premier mentre uno scrosciante applauso insiste dalla platea. "Mi dicono che prima di parlare dobbiamo assolvere ancora a diverse cose" sorride "Vi chiedo, colleghi delegati, di alzare per l'ultima volta la scheda per certificare l'elezione e la ratifica dei membri, quarantasei, del Consiglio Federale" si alzano come palette le schede e parte l'applauso sulle note di We Are the Champions dei Queen ed il neo rieletto Segretario Federale che stringe la mano dei Segretari Regionali seduti sul tavolo congressuale. Poi, preso posto al leggio, prende con il proprio discorso "Oggi la Lega si rinnova nel proprio Congresso Federale, ci sono partiti che non sanno neanche cos'è la democrazia, dove comanda uno solo, che vivono nel segno del capo. Qui, è innegabile, siamo una famiglia e di quelle litigiose! Ventitré segreterie regionali sono come ventitré correnti eh! Bande che tirano da una parte, bande che tifano per un'alta parte! Eppure siamo qui, siamo il partito più vecchio del Parlamento Italiano, siamo il partito che finalmente dopo tante lotte e tante battaglie porta a casa l'AUTONOMIA! Diciamolo tutti insieme A-U-T-O-N-O-M-I-A!" nella sala sventolano bandiere regionali, tricolori, bandiere del movimento e l'applauso si fa forte verso il palco "Tutto questo non sarebbe possibile senza Umberto Bossi, Roberto Maroni ma anche Matteo Salvini che vede il suo nome comparire ancora sul logo di questo movimento! Ebbene proprio Matteo un mese fa mi ha detto: cambiamo, torniamo a parlare col territorio anche nel simbolo. L'ho guardato, gli ho chiesto se fosse serio, gli dobbiamo molto signori miei ed è per questo che oggi qui in prima fila tra i duecentosettantanove delegati a rappresentare la sua Lombardia c'è! GRAZIE MATTEO SALVINI, grazie per il coraggio che ancora una volta ti distingue nel dirci di andare avanti oltre di te, non tutti i leader saprebbero fare una cosa del genere! Ci sono partiti che sono morti con il loro leader, altri che sono stati trascinati nella tomba nel tentativo di riscatto! Oggi quindi sanciamo l'ingresso della Lega 3.0, la Lega +Autonomisti +Popolari o semplicemente Lega con un chiaro rimando all'identità che ci distingue: la terra, il territorio, l'amore per le tradizione come la caccia e la pesca e l'agricoltura o l'allevamento. Siamo il partito delle piccole e medie imprese, siamo il partito dei coltivatori diretti, siamo e dobbiamo essere anche il partito delle doppiette perché condannare l'uso delle armi da caccia è una volontà della sinistra radical chic che ci vuole tutti ambientalisti, vegani e fluidi sessualmente! Il nostro DEVE ESSERE il partito delle autonomie, dei territori, il partito del folklore, un partito anche rurale che sappia portare nelle aule romane il peso dei piccoli comuni, delle genti comuni, delle istanze territoriali non delle grandi stanze dei bottoni!" alle spalle del palco compare il logo vettoriale del movimento editato nella sua nuova forma con la pianura, le spighe dell'agricoltura, il pesce - o meglio il pescato - a simboleggiare sia l'attività produttiva che la caccia & pesca quindi il rimando a Identità & Democrazia - partito europeo di riferimento, con il leone di San Marco e la dicitura +Autonomisti +Popolari "Badate bene! Il nostro Alberto da Giussano rimane qui sul bavero eh!" si tocca la spilla dorata sul bavero destro della giacca "Lo volevamo integrare ma non è detto che presto appaia sia chiaro perché le rivoluzioni sono figlie di idee e di sentimenti prima che di interessi diceva Don Luigi Sturzo e noi non dimentichiamo il Carroccio, l'Alberto da Giussano e la lotta delle leghe del Nord! Noi partiamo da lì, siamo un partito nazionale ora grazie a Matteo Salvini, siamo il partito di tutta Italia e ci teniamo a dire PRIMA L'ITALIA ma senza mai dimenticare le nostre radici! Per questo oggi, da questo palco, lanciamo la nostra corsa al governo di tante regioni, amministrazioni locali e del paese visto che gli avversari di Nuova Democrazia ci hanno evidenziato come ormai siamo in campagna elettorale! Evidentemente questo governo ha le ore contate, evidentemente firmata la legge di riforma costituzionale vorranno tornare al voto, evidentemente vogliono dire agli italiani che il loro voto gli interessa solo quando sono alti nei sondaggi! Ebbene noi ci faremo trovare pronti! Viva la LEGA!" scende quindi in platea tra strette di mano e applausi.
GDR della Repubblica Italiana - L'Originale gioco che simula la Politica 
Partiti e movimenti 
Mi piace
Non mi piace
Anonymous
