Moretti (A!) senza controllo: "Io avvelenata come Navalny. La Repubblica sono io!"

Si riaccendono i riflettori su Renata Moretti (A!), tre settimane fa ospedalizzata al San Raffaele di Milano per una malattia respiratoria che l'ha allontanata, seppur temporaneamente, dallo scenario politico italiano. Così, il giorno dopo le dimissioni, uno dei volti leader dell'opposizione ha trovato il modo di far tornare a parlare di sé:

<< Ci tengo prima di tutto a ringraziare chi mi è stato vicino e del supporto del Segretario generale di Avanti Italia, Gaia Piras, per aver guidato il partito durante queste mie settimane di convalescenza. Come è stato raccontato da molti quotidiani nazionali anti-regime, circa tre settimane fa sono stata ricoverata per una malattia respiratoria. Da allora sono stata sottoposta a diverse cure mediche e in questo momento mi sento bene. Guarda caso, sono stata colpita da questo malore improvviso proprio durante il periodo in cui il Paese aveva più bisogno di me per contrastare l'ondata anti-democratica che si è abbattuta sulla nostra Costituzione partigiana. E così, quando le forze fasciste erano impegnate a smantellare le fondamenta della nostra democrazia, ero immobilizzata a letto con due tubi in gola. Io, sempre in prima fila per la difesa della sovranità del popolo italiano, potrei essere stata avvelenata dal Governo proprio come Navalny.
Modificando in maniera così radicale la Costituzione senza passare per il voto popolare, il Governo ha scatenato una guerra. Da una parte ci sono loro, che vogliono far dimenticare la lotta partigiana che ha portato alla nascita della Repubblica, che vogliono togliere potere al Parlamento per rafforzare la casta che li sta facendo governare e che vogliono cancellare i valori della nostra democrazia. Dall'altra ci siamo noi, che attraverso il rispetto della Costituzione onoriamo il sacrificio dei partigiani italiani morti per la libertà, che ci battiamo per un potere che venga distribuito tra gli eletti del popolo in nome del popolo e che siamo pronti a dare la nostra stessa vita per la democrazia. È evidente: siamo in guerra. Zanetti è la Dittatura. La Repubblica sono io! >>