Nucleare, inizia la campagna referendaria de La Rosa

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    LA ROSA: CAMPAGNA PER IL NO AL NUCLEARE IN ITALIA


    In una giornata carica di significato per il futuro energetico dell'Italia, i comitati ambientalisti hanno annunciato l'avvio della campagna per il "NO al nucleare" attraverso un referendum abrogativo della Legge Vegetti. Dopo numerosi ostacoli e ritardi, la raccolta firme è giunta a termine, e il quesito referendario sarà presentato ai cittadini il 10 febbraio 2029.

    Il referendum si pone l'obiettivo di abrogare la Legge Vegetti, emanata dal Governo Meloni nel 2026, che ha riaperto la possibilità di costruire centrali nucleari in Italia. Il quesito sulla scheda sarà diretto e chiaro: chiede l'abrogazione della legge, aprendo la strada a una discussione approfondita sul futuro energetico del Paese.

    Molte voci autorevoli si uniranno alla campagna, tra cui esperti del settore che illustreranno le ragioni per cui l'Italia non sarebbe geograficamente predisposta a ospitare impianti nucleari. I temi della sostenibilità, della sicurezza, dello smaltimento dei rifiuti nucleari e delle zone sismiche diventeranno centrali nelle discussioni pubbliche.

    Il Segretario de La Rosa, Nicola Dalfino, ha dichiarato in merito: "La destra da sempre mette l'economia al primo posto, trattando con superficialità gli effetti collaterali. È vero che a livello energetico diventeremmo autonomi, ma per un problema risolto ne avremmo altri dieci: sostenibilità degli impianti, sicurezza, smaltimento, localizzazioni geografiche in cui costruire questi impianti, impatto sismico... Qui c'è di mezzo il futuro dei nostri figli! Siamo prudenti".

    La Rosa intende portare avanti la sua posizione nel corso della campagna, mettendo in luce gli aspetti critici legati all'energia nucleare e sottolineando l'importanza di una scelta oculata per preservare il benessere e la sicurezza delle generazioni future.

    La sfida principale per i promotori sarà quella di mobilitare l'elettorato, specialmente considerando le tendenze all'astensione in un periodo in cui questa pratica sembra incrementarsi. La campagna si propone di coinvolgere il maggior numero possibile di cittadini, spingendoli a esprimere il proprio voto per il bene comune e la salvaguardia dell'ambiente.

    Il referendum si configura come un momento cruciale per il futuro energetico dell'Italia, e le prossime settimane saranno decisive per plasmare l'opinione pubblica e indirizzare il Paese verso una scelta consapevole e sostenibile.

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