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Nasce ufficialmente il secondo Governo Zanetti e come (quasi) tutti i governi in Italia lo fa con dei malumori. L'eterogeneità nella composizione della nuova maggioranza, che accosta forse di costituzione fortemente europeista e liberale, ad altre decisamente euroscettiche non è stata presa benissimo da chiunque, all'interno e fuori dal parlamento. Ma nonostante ventilati rumors i partiti di maggioranza tengono quasi interamente la loro compattezza e alla vigilia del voto di fiducia le posizioni di dissenso sono ridotte e isolate, rispetto ad alcune previsioni. L'unica prevedibile voce di un partito nel porsi contrariamente all'ingresso in maggioranza è quella di +Europa, partito che da anni ha ormai avviato un sempre maggiore coordinamento con Azione, partecipandone alle liste elettorali, fino all'adesione al Patto Repubblicano. Per i parlamentari eletti del partito fondato da Emma Bonino però la richiesta di Zanetti è stata eccessiva: i deputati Federico Pizzarotti e Benedetto della Vedova ed il senatore Riccardo Magi annunciano che non sosterranno il nascente governo, composto anche dai sovranisti euroscettici di Sovranità e si siederanno tra i banchi dell'opposizione, iscrivendosi al Gruppo Misto. Non finiscono qua però le defezioni tra le fila del Patto Repubblicano, la richiesta di allearsi con Sovranità è stata ritenuta eccessiva anche per altri tre parlamentari: l'on. Marco Meloni e la senatrice Micaela Campana, entrambi afferenti ai New Dem di Longhi, hanno annunciato il proprio ritorno ne La Rosa, mentre il senatore Roberto Caon, già deputato di Lega e Forza Italia lascia il gruppo del Patto per tornare proprio nel gruppo forzista. Ma i problemi non sono stati solo per il Patto Repubblicano. Anche in Sovranità l'alleanza con chi fino a ieri era ritenuto il nemico non è stata digerita da tutti, in particolare da chi ha in passato condotto battaglie più estremiste contro i nuovi alleati. È il caso dei due senatori no vax Alois Magnago e Leonardo Iannetti, rispettivamente di Bolzano e Pescara, che hanno annunciato l'addio al partito e al gruppo di Sovranità per aderire al Gruppo Misto del Senato, in contrasto con la decisione di allearsi contro chi, facendo parte del Governo Draghi hanno duramente contestato negli anni della pandemia.
CITAZIONE Giocata del Master, su proposta, sottoposta a lancio del dado Effetti: Alla Camera il Patto Repubblicano passa da 85 a 82 deputati, La Rosa da 70 a 71, i Non Iscritti del Gruppo Misto da 0 a 2 Al Senato il Patto Repubblicano passa da 50 a 47 senatori, La Rosa da 38 a 39, Forza Italia da 18 a 19, Sovranità da 13 a 11, i Non Iscritti da 5 a 8
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