Assemblea Nazionale della Rosa

Prende la parola il senatore Cacciari.

Rispetto le parole del compagno Nicola ma in gran parte non le condivido. Bellini si è comportato come deve fare un segretario, facendo rispettare il nostro programma elettorale e avendo il coraggio di dire NO quando una proposta avanzata andava contro i nostri ideali!
applausi
Bellini si è comportato da signore e si è anche messo da parte di fronte alla prepotenza manifestata da Zanetti e i suoi compari che erano sicurissimi di vincere le elezioni e occupare così la poltrona di Palazzo Chigi. Questi piccoli uomini, una volta trovatisi con le spalle al muro e puniti dagli esiti elettorali, hanno messo in atto una vera e propria campagna denigratoria nei confronti del nostro segretario Bellini, a cui toccava la Presidenza in base agli accordi stipulati tra La Rosa e Azione. Ebbene, nonostante questo attacco del fuoco amico, Bellini si è messo da parte senza fare troppo clamore. Voglio proprio vedere chi avrebbe avuto un atteggiamento del genere: sacrificarsi per il bene del Paese e del Partito, mentre quel Zanetti, come niente fosse, mandava in aria un governo perché un uccellino gli ha fatto credere che gli asini volano nel cielo!
applausi e risate
Amici delegati e compagni di partito, la verità è che Zanetti voleva e vuole tutt'ora distruggerci. Questo personaggio, degno erede del bulletto di Firenze, non era soddisfatto di occupare la Presidenza del Consiglio e di disporre dei Ministeri più importanti, voleva il pacchetto completo, pretendeva che mettessimo sul tavolo anche le palle del nostro Bellini, segretario del principale partito suo alleato. E' una indecenza! Un atteggiamento che non si può tollerare, e che possiamo vedere solo in paesi del terzo mondo, dove non esistono regole democratiche!
applausi
E' Zanetti che dovrebbe essere radiato dalla scena politica, non Bellini!!!
applausi e standing ovation
Ma vediamo il lato buono della vicenda, con Zanetti premier l'Italia avrebbe preso una tragica deriva autoritaria, dove un capo bulletto pensava di poter fare come voleva, obbligandoci a cedere ai suoi ricatti con scelte politiche scellerate e minacciando ogni giorno le dimissioni puntando il dito contro La Rosa, accusando tutti noi. Dopo Bellini avrebbe colpito Cacciari, poi Dalfino, poi Durante e tutti quelli che non abbassavano la testa! E allora io urlo da questo palco: meglio essere liberi che servi di un asino!
applausi e standing ovation