Il Gruppo Ansaloni entra nell'azionariato di Eni con l'1,85%, giallo sulle motivazioni.

Mentre gli Italiani si recavano alle urne, nella Borsa di Milano broker e dirigenti d'azienda erano indaffarati a concludere uno degli accordi più importanti degli anni recenti. Durante la giornata di voto, è stato infatti annunciato il raggiungimento di un'intesa che consentirà al Gruppo Ansaloni s.p.a. di entrare con una partecipazione pari al 1,85% del capitale azionario. Il Gruppo subentrerà infatti alle quote di altri due investitori istituzionali, l'inglese Covalis Capital e l'americana Thornburg Investment Management, diventando in questo modo il terzo maggiore azionista, preceduta soltanto dal Ministero del Tesoro italiano e dal fondo sovrano norvegese. Il costo dell'operazione è riservato, ma secondo fonti accreditate la somma totale dell'investimento non dovrebbe essere inferiore al miliardo di euro.
Le ragioni che hanno spinto il Gruppo a siglare l'accordo sono ignoti. Secondo il comunicato rilasciato dalla dirigenza, "il Gruppo Ansaloni s.p.a. è impegnato ad espandere i propri investimenti, al fine di espandere le proprie attività, sfruttare le sinergie tra le diverse società del gruppo e nuove opportunità". La nota agenzia di stampa Bloomberg ha ipotizzato che questo acquisto si inserisca in una strategia più ampia di Michele Ansaloni, "imprenditore dalla fama controversa, e sempre più attivo all'interno del dibattito politico italiano". Il Gruppo è già infatti attivo nel settore energetico attraverso la VoltEnergie, fondata dallo stesso Ansaloni e attiva nel fotovoltaico e nel nucleare, che non ha tuttavia mai entrata nella gestione di altre infrastrutture o impianti. L'obiettivo potrebbe dunque essere quello di espandere le proprie possibilità nel settore energetico attraverso un collegamento azionario con la principale compagnia energetica del paese.
Nei prossimi giorni, il Gruppo Ansaloni potrebbe rafforzare la propria posizione anche acquistando altre azioni del flottante in vendita sul mercato. Anche la tempistica dell'annuncio dell'accordo ha attirato l'attenzione di diversi commentatori, che ipotizzano possa essere collegata anche a possibili interessi di Michele Ansaloni nelle politiche del prossimo governo, come quelle energetiche e la decisioni sul nucleare civile.