Presentazione liste Politiche 2027

LAVORO DIGNITOSO

Avanti Italia! vuole portare avanti un messaggio forte e chiaro: il lavoro deve essere una fonte di realizzazione e dignità, non un peso insostenibile per le famiglie. È giunto il momento di rendere il lavoro dignitoso una realtà per tutti i cittadini italiani, e per farlo vogliamo adottare misure concrete che portino a un cambiamento significativo nella vita di tutti noi.
Immaginate un'Italia in cui ogni lavoratore ha diritto a un salario minimo di €10 all'ora, un passo cruciale per garantire che nessuno debba lottare per mettere il cibo sulla tavola o un tetto sopra la testa. Lavorare dovrebbe significare prosperità, non precarietà. Ma non ci fermiamo qui. Abbiamo un obiettivo audace: la transizione verso una settimana lavorativa da 4 giorni, così da permettere a tutti di godere di più tempo libero, di conciliare meglio il lavoro con la famiglia e la vita privata, di riscoprire le proprie passioni e interessi. Il lavoro dovrebbe essere un mezzo per vivere la vita, non la vita stessa. Per coloro che cercano lavoro, vogliamo creare opportunità attraverso la creazione di posti di lavoro pubblici. È di vitale importanza investire in progetti che portino nuova vitalità alle nostre comunità, fornendo occupazione e costruendo un futuro sostenibile per tutti. Il nostro obiettivo è garantire che nessun lavoratore sia lasciato indietro, promuoveremo la contrattazione collettiva su tutto il territorio nazionale. I lavoratori di ogni angolo d'Italia avranno una voce forte per negoziare condizioni di lavoro migliori, eliminando le disuguaglianze regionali.
La nostra visione è semplice: un'Italia in cui il lavoro è sinonimo di dignità, benessere e opportunità per tutti. È il momento di agire, di abbracciare il cambiamento e di creare un futuro in cui ogni cittadino possa guardare al proprio lavoro con orgoglio, perché il lavoro dovrebbe essere fonte di speranza e realizzazione, per ciascuno di noi.

STATO SOCIALE

Per Avanti Italia! il ruolo dello Stato è quello di accompagnare ogni singolo cittadino "dalla culla alla tomba". Vogliamo uno Stato che si occupi dei bisogni degli italiani e il cui fine ultimo sia il benessere della collettività. Crediamo che la prosperità debba essere condivisa in modo più equo, e abbiamo un piano concreto per realizzare questa visione.
È ora di rendere il nostro sistema fiscale più equo e progressivo. Vogliamo che i più abbienti contribuiscano in modo più sostanziale al benessere collettivo. Pertanto, introdurremo un aumento delle aliquote per i redditi superiori a €100'000. Per garantire che la ricchezza non rimanga concentrata nelle mani di pochi, introdurremo una tassa patrimoniale sui patrimoni superiori a €1'000'000. Questa misura garantirà una maggiore equità e consentirà di investire nei servizi pubblici che beneficiano tutti. Inoltre, vogliamo porre fine alle pratiche che favoriscono solo i più ricchi. Aumenteremo la tassazione delle plusvalenze, dei dividendi e delle proprietà di lusso.
Queste nuove entrate ci permetteranno di investire sugli italiani, di dare un supporto alle famiglie con e senza figli e puntare all'introduzione di un reddito di base universale.
La nostra visione è semplice: un'Italia in cui il benessere è universale, in cui nessuno viene lasciato indietro, e in cui ognuno può guardare al futuro con speranza. È il momento di un cambiamento che serve a tutti noi, perché il benessere collettivo è un impegno che ci riguarda tutti, in modo tangibile ed equo.

SANITÀ PUBBLICA

La pandemia da Covid-19 ha rivelato al Paese le condizioni drammatiche della sanità italiana. Per anni, Governi di centro-destra e di centro-sinistra hanno tagliato fondi alla sanità e per questo si sono resi complici della morte di migliaia di persone. Nonostante si siano nascosti dietro alla scusa della razionalizzazione dei costi per via dell'eterna crisi economica da loro provocata, sono riusciti a trovare fondi da spendere per guerre e armi.
Avanti Italia! ha un'obiettivo ambizioso: portare il Sistema Sanitario Nazionale ad essere uno dei migliori in Europa. Per farlo, sarà necessario attuare una vera e propria riforma strutturale. Per farlo, è necessario partire dalle fondamenta, andando a sostituire progressivamente i medici di base, ormai diventati dei burocrati che hanno perso il rapporto di fiducia medico-paziente, con gli infermieri di famiglia. Per abbattere gli eterni tempi d'attesa, è necessario assumere maggior personale qualificato e aumentare in maniera significativa gli investimenti. Altro punto fondamentale del programma, è la fondazione dell'Istituto Farmacologico Nazionale, un'azienda farmaceutica statale che garantisca la distribuzione di farmaci sicuri ed economicamente accessibili a tutti. L'obiettivo è quello di raggiungere in cinque anni una sanità completamente gratuita.

ISTRUZIONE E RICERCA

Nelson Mandela diceva che "l'istruzione e la formazione sono le armi più potenti per cambiare il mondo". Non è un caso che su di essa siano cadute le scure del finto perbenismo neoliberista: riduzione dei fondi, strutture sempre più fatiscenti, blocco dei salari, precarizzazione del lavoro e denigrazione dell’insegnante, metodi d’insegnamento vetusti, studenti utilizzati come lavoratori a titolo gratuito, e tanto altro ancora.
Avanti Italia! crede nell’Istruzione come pilastro della democrazia, chiave per costruire l’identità di un individuo, formarne i valori civili, sociali, dotarsi dei mezzi per costruire il proprio futuro e contribuire al miglioramento della società, favorendone il bene comune. L’istruzione ci rende liberi, pensanti, umani. Per realizzare ciò, proponiamo l'abolizione della Buona Scuola, foriera della considerazione delle scuole non come istituti di formazione del pensiero e della libertà dell’individuo, svilendone le sue funzioni. La cancellazione dell’alternanza scuola-lavoro. Un vero aumento salariale per il personale docente e non docente di ogni ordine e grado. La difesa della scuola pubblica e l’eliminazione dei finanziamenti alle scuole private. Aumento dell’obbligo scolastico a 18 anni. Aumento delle borse di studio e di remunerazione per i dottorandi. Università gratuita. Abolizione numero chiuso per le facoltà di Medicina. Aumento dei finanziamenti per la ricerca. Un piano straordinario di edilizia scolastica pubblica.

POLITICA ESTERA

"Mai più la guerra!". Sono queste le parole con cui Papa Paolo VI ha celebrato la ventennale fondazione delle Nazioni Unite. Si tratta di parole universalmente condivisibili, indipendentemente dalla confessione religiosa di ogni singolo cittadino. Tuttavia, è oggi triste osservare come alcuni tra i più importanti leader del pianeta, che sbandierano la propria appartenenza alla Chiesa Cattolica, sono anche quelli che hanno dimenticato l'invito del proprio leader religioso.
Avanti Italia! non dimentica i crimini commessi dal più pericoloso alleato dell'Italia nel totale silenzio dell'Unione Europea e dell'Occidente intero, gli Stati Uniti d'America. A gran voce, condanniamo la guerra in Vietnam, in Afghanistan, in Iraq, in Libia e in tutti gli altri Paesi del mondo, indipendentemente dall'aggredito e dall'aggressore. Avanti Italia! si schiera a favore dei popoli dimenticati della storia: il popolo palestinese, che da quasi un secolo subisce un'occupazione illegale che ha provocato centinaia di migliaia di morti; il popolo curdo, perseguitato con ferocia dal Sultano turco Erdoğan; il popolo yemenita, la cui morte è anche causata dall'invio di armi italiane al regime di Riyadh.
Di fronte a queste ingiustizie, l'Italia non può rendersi complice, attraverso il suo silenzio, di crimini contro l'umanità. Avanti Italia! vuole un'Italia protagonista, non nei processi di "esportazione della democrazia", che troppo spesso si traducono in "espropriazione di terre e risorse naturali", bensì protagonista di un processo di appacificamento globale. Questo deve inevitabilmente passare dall'uscita del nostro Paese dall'Alleanza Atlantica, organizzazione bellica nemica della pace universale e della fratellanza tra i popoli. Sebbene Avanti Italia! riconosca l'importanza di un'Europa politicamente, economicamente e socialmente unita, crediamo che le politiche economiche europee abbiano impoverito l'Italia. Noi proponiamo un cammino inverso: vogliamo bloccare questo processo di liberalizzazione del nostro continente e di sudditanza verso gli Stati Uniti. Vogliamo un'Europa libera e indipendente, che sia portatrice di pace e prosperità nel mondo. Crediamo che l'Unione Europea debba attuare un processo di democratizzazione delle proprie istituzioni e che la sua autorità non vada a contrastare quella degli Stati sovrani. A livello nazionale, l'Italia deve bloccare l'esportazione di materiale bellico, così che nessun uomo, donna a bambino muoia per mano del nostro Paese.

GIUSTIZIA

Legalità è uno dei temi d’attualità caldi tra la popolazione italiana, rimasto sostanzialmente irrisolto, tanto essa è gestita a fini speculativamente propagandistici ed elettorali. La nostra proposta è volta a riaffermare il ruolo della giustizia quale argine nella difesa dei diritti, per un sistema giudiziario giusto ed efficiente, nel riconoscimento delle pene e nel reinserimento dei rei nella società.
Vogliamo eliminare la concezione attuale di una giustizia che favorisce principalmente i ricchi, i privilegiati, i più spregiudicati, la lunga durata dei processi civili e penali, la prescrizione, la soppressione dei tribunali, i costi per tutelare i propri diritti, le lungaggini burocratiche per ricorrere al riconoscimento dei propri diritti.
Per questo, Avanti Italia! promuove una serie di misure ad ampio spettro sul fronte del sistema giudiziario: contro l’affollamento delle carceri, proponiamo la legalizzazione delle droghe leggere e la depenalizzazione del consumo; l’amnistia per i reati legati alle lotte sociali, civili, ambientali; la costruzione di nuove strutture carcerarie, a misura della dignità umana, dotata di servizi per garantire l’attività sociale e le attività lavorative per il reinserimento sociale; aumento assunzioni personale penitenziario, con migliore carico di orario lavorativo; ripristino sedi tribunali soppresse e possibilità di istituirne di nuove; concorsi per incrementare il numero di giudici attivi e riduzione del carico di procedimenti per persona; contrasto alla libera disponibilità delle armi; introduzione dei codici identificativi per gli agenti di polizia in servizio per l’ordine pubblico.

MEZZOGIORNO

La situazione di stagnazione della crescita economica affligge da molto tempo la nostra penisola, ma questo è maggiormente acuito nei territori storicamente svantaggiati, quelli del Sud. Un tasso di disoccupazione più che doppio rispetto alle regioni del Nord, i salari più bassi, precariato, gender gaping, mancanza di infrastrutture, settore industriale debole e in disfacimento, livelli sanitari scandalosi, alloccamento risorse istruzione e formazione insufficiente. E tutto questo si traduce nello spostamento di migliaia e migliaia di persone dal Sud verso il Nord, in un processo che si avvicina alla irreversibilità di risorse umane da investire nelle attività dei settori primari, secondari, dei servizi, decretando in un futuro non tanto lontano la morte dell’Italia meridionale.
Ma la questione meridionale, che esiste dalle origini del nostro Paese, non è mai stata affrontata dalle forze politiche, e le buone intenzioni e i propositi, come la Cassa del Mezzogiorno, sono presto cadute nelle illusioni di chi vi ha sperato di vedere il risorgimento meridionale: arricchimento personale, tangenti, cattedrali nel deserto, opere inutili ed inefficienti, disinvestimento dello Stato nei settori strategici.
Per questo, noi di Avanti Italia! proponiamo: investimenti pubblici mirati in settori produttivi atti a costituire volano per la costituzione di un radicamento produttivo territoriale, a cominciare nelle aree più svantaggiate; difesa dei territori dalle speculazioni estere e delle multinazionali; adeguare il Sud al resto del Paese nella sanità, istruzione, formazione; infrastrutture e trasporti potenziati; valorizzazione della bellezza, storia, terra, arti – perché la cultura arricchisce in entrambi i sensi; tutela dell’ambiente e della salute.

DIRITTI CIVILI

Ancora oggi l’Italia sconta notevoli discriminazioni sul lavoro e nella società a carico delle donne e l’universo LGBT+. Le donne scontano un salario più basso a parità di mansione, minori possibilità di avanzamento carrieristico a parità di competenze rispetto alla controparte maschile, precarietà, ricatti. La destra che aveva tanto a cuore invocava ai cittadini di ambo i sessi di dare "figli per la patria", nulla ha fatto per contrastare i licenziamenti mascherati verso le donne in stato di gravidanza, nulla per contrastare il ricatto a non realizzare il progetto di maternità per mantenere od ottenere il posto di lavoro.
E ancora nulla è stato fatto per contrastare la violenza contro le donne. Ogni anno, centinaia di donne vengono uccise per la loro affermazione di indipendenza, libertà di amare. Donne che subiscono abusi e violenze; donne che nel XXI secolo, nei tribunali, passano da vittime ad "averla cercata", sottoposte a domande umilianti sulla condotta e sull’abbigliamento. Donne lavoratrici che devono dedicare più tempo alla gestione domestica rispetto all’uomo, come se fosse materia che non li riguardasse; in una società ancora incapace di portare avanti l’opera di porre fine alla divisione dei ruoli maschili e quelli femminili.
Noi poniamo contro qualsiasi discriminazione d’identità di genere, di orientamento sessuale, contro l’odio, l’omofobia, la transfobia, eccetera. Una Repubblica che garantisce la parità dei diritti, che difende la libertà e contrasta le emarginazioni, va nel controsenso di maggioranze politiche che negano a tutti i costi le libertà dei cittadini, inventandosi scuse su scuse, barricandosi dietro termini religiosi e pure pleonastiche: un atteggiamento anticostituzionale. Non riconoscere le relazioni LGBT+ significa ridurre le loro vite ad esistenze individuali e solitarie, a trattarli come cittadini di serie b, in nome di un’idea di famiglia patriarcale che è la rovina per tutti.
Per questo, le nostre proposte vogliono garantire la parità di diritti, salari, accesso al mondo del lavoro a tutti i livelli a prescindere dall’identità di genere e dall’orientamento sessuale; un sistema di welfare che liberi tempo per tutti e per tutte; soluzioni per eliminare ogni tipo di violenza (fisica, culturale, normativa) e discriminazione a danno delle donne (di qualunque provenienza) e persone LGBT+ (a partire da una legge sulla omontransfobia); una formazione contro il sessismo e il riconoscimento delle differenze; libertà di scelta sulle proprie vite e i propri corpi, garantendo l’accesso all’eterologa, alla fecondazione assistita, all’aborto; rendere la pillola del giorno dopo gratuita e da richiedere tramite ricetta elettronica dal proprio medico di famiglia; matrimonio egualitario, riconoscimento delle famiglie arcobaleno, legge contro l’omotransfobia.