Federazione di Centro

Buongiorno a tutti, amiche e amici che oggi avete deciso di partecipare a questo evento e buongiorno anche a chi ha deciso di farlo da casa in streaming sulla nostra piattaforma web. Permettermi un grazie particolare agli amici del Polo Popolare Italiano per questo grande evento.
Oggi, esprimo un giudizio come semplice cittadino, sarà ricordata come una giornata che la politica italiana ricorderà in futuro, perché oggi con la nascita di questa federazione si vogliono mettere insieme i pezzi di un puzzle frammentato.
Noi come Cittadini per l’Italia siamo già l’insieme di molte realtà spesso invisibili ma presenti. La nostra è da sempre una proposta per mettere al centro i comuni tutte le autonomie, tutte quelle realtà di amministratori spesso non presenti nei telegiornali mai intervistati. Siamo nati anni e siamo stati presenti in molte liste proposte dall’allora Unione di centro poi trasformata e allargata nel Polo Popolare. Non siamo nuovi alla politica locale o regionale. Nella passata breve legislatura io sono stato eletto nel collegio uninominale del mio territorio, della mia provincia dei miei carrugi.
Il nostro scopo non è elettorale ma politico: l'Italia così com'è non funziona, questa politica è lontana dalla cittadinanza e il centralismo è arrivato al capolinea. È indispensabile un cambiamento notevole nella gestione della cosa pubblica: bisogna riavvicinare il potere ai cittadini, alla quotidianità. Autogoverno è trasparenza, è efficienza, è partecipazione.
Questo nostra voglia di ripresentarci ai cittadini non nasce attorno a un tavolo, non viene offerto dai dirigenti come prodotto finito a un elettorato disorientato e disaffezionato. Questo è una proposta politica che nasce dalla partecipazione, dall'aggregazione di forze eterogenee con molteplici trascorsi diversi accomunati dagli stessi obiettivi.
Noi portiamo avanti due idee due concetti guida del nostro percorso: la decentralizzazione in favore dell'autonomia locale, il rafforzamento dell'identità comunale, regionale, locale come principio base dell'autogoverno. Lo abbiamo detto e lo ripetiamo: la politica è nata nelle città e alle città deve tornare. Il fenomeno comunale è stato per la penisola italiana uno degli esperimenti politici più riusciti e più ammirati dall'estero. L'autogoverno è responsabilità perché l'operato di chi governa è sotto gli occhi della cittadinanza, spinta a partecipare alla vita pubblica per la vicinanza dei problemi e per la semplificazione dell'apparato burocratico.
Inoltre noi riteniamo il sindaco, il presidente di provincia, di regione come rappresentate della comunità. Il nostro progetto infatti presuppone una cooperazione di fondo tra le comunità che abitano il nostro Paese, una rete federale di organismi solidali. Uno dei nostri cavalli di battaglia sarà sicuramente il ritorno alla elezione diretta del presidente della provincia.
Il nostro Paese ha una ricchezza unica: una varietà eterogenea di influenze culturali, linguistiche, paesaggistiche. Il pluralismo in Italia è una ricchezza da preservare e promuovere, le identità vanno difese senza esasperarle o rinnegarle. Il senso di appartenenza a una comunità non è il rifiuto della convivenza con certe altre diverse. Riconoscersi per ciò che si è, è il primo passo per la convivenza pacifica e collaborativa. Non sono necessarie etichette o confini arbitrari, ma soltanto la sensibilità di interpretare un territorio dalle molteplici sfumature che richiede autonomia, possibilità di agire liberamente.
In conclusioni come Cittadini per l’Italia riteniamo fondamentali:
• Lo Stato deve essere solo uno strumento al servizio dei cittadini, che qualsiasi azione dello stesso deve rispettare i principi di controllo democratico e che la separazione dei poteri è la garanzia prima ed irrinunciabile per il godimento delle libertà costituzionali;
• L’autogoverno di un popolo richieda come condizioni prime la scelta dei propri rappresentanti attraverso libere elezioni, l’accesso ad una informazione plurale e autonoma dai poteri dello Stato e la garanzia dell’inviolabilità delle decisioni adottate dal popolo attraverso gli strumenti democratici;
• L’autodeterminazione di ciascun individuo è alla base della società e che lo Stato deve garantire la tutela delle libertà individuali sancite dalla sua carta costituzionale al fine di assicurare il pieno sviluppo della persona umana;
• Un’economia basata sulle regole del libero mercato conduca a una più efficiente distribuzione di ricchezza e risorse, incoraggi l’innovazione e promuova il progresso sociale e tecnologico. Per questi motivi riteniamo che il controllo statale del mercato e l’esistenza di monopoli privati siano una minaccia alla libertà economica e politica ed in quanto tali debbano essere rimossi perché impeditivi del pieno sviluppo della società organizzata a Stato.
Siamo qui per voi e grazie a voi potremmo continuare a migliorare noi stessi e il mondo che ci circonda. Grazie Italiani, grazie Italia, grazie Polo Popolare Italiano!"