Renata Moretti (SI) presenta la lista "Avanti Italia!" con Unione Popolare: prevale la linea euroscettica

Il tanto atteso cambiamento della linea politica di Sinistra Italiana promosso da Renata Moretti durante il suo discorso di candidatura alla Segreteria nazionale è finalmente arrivato. Dopo una settimana di incontri con esponenti del partito e della sinistra radicle, è stata annunciata, in vista delle elezioni europee, la lista "Avanti Italia!", che, oltre a SI, comprende la forze politiche extraparlamentari che compongono Unione Popolare: Democrazie e Autonomia, Rifondazione Comunista, Potere al popolo e ManifestA. Leggendo il "Manifesto della Sinistra unita", che funge da programma elettorale, sembra di essere tornati indietro di qualche decennio. Le parole chiave sono: "lotta di classe" e "redistribuzione della ricchezza". Da queste basi vengono delineati i "5 pilastri": difesa dei lavoratori, uguaglianza tra i cittadini, sanità pubblica, neutralità e difesa degli interessi nazionali. Proprio a tal proposito, la Moretti ammette che ci sia stata una forte discussione all'interno di Sinistra Italiana, tra la fazione più europeista e quella più euroscettica. Tuttavia, anche grazie alla spinta degli altri partiti della lista, la Segreteria è riuscita a imporre la "linea radicale". Ad oggi, infatti, il programma di Avanti Italia! è l'unico che riconosce la possibilità di un'uscita dall'Unione Europea. In tal senso, la Moretti precisa la posizione di Sinistra Italiana:

<< Esistono due visioni d'Europa.
Da un lato esiste l'Europa degli egoismi nazionali e dei paradisi fiscali. L'Europa dei burocrati, dei banchieri e dei lobbisti. L'Europa che mette sempre in discussione le legittime scelte dei Paesi sovrani. L'Europa guerrafondaia che, inviando armi a uno Stato in guerra, provoca la morte di altri europei.
E poi esiste l'Europa sociale e solidale. L'Europa dei cittadini, delle persone comuni, dei borghi di montagna, delle cattedrali, delle immense spiagge del Sud e delle foreste del Nord. L'Europa delle nazioni, dei popoli e della fratellanza universale.
Ognuno di noi, tra poco tempo, sarà chiamato a esprimersi sul tipo di Europa in cui vorrà vivere e noi abbiamo le idee molto chiare. Purtroppo, non posso dire lo stesso di altre forze politiche... Qualora, di fronte ai tentativi dell'Italia, Bruxelles dovesse decidere di non attuare una politica di profondo rinnovamento delle logiche europee, a mio modo di vedere la strada è solo una: Italexit. >>