Question Time - Senato

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    QUESTION TIME - Senato


    Seduta permanente per interrogazioni e consultazioni con membri dell'esecutivo.

     
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    Al Ministro Raffaele Fitto (Affari europei, Sud e politiche di coesione e PNRR),

    Il sottoscritto Matteo De Santis, Senatore del Partito Democratico, desidera porre all'attenzione del Ministro una questione di estrema importanza riguardante i ritardi ingenti nelle infrastrutture già carenti nel Sud Italia. In particolare, mi preme richiamare la vostra attenzione sulla situazione della linea intercity Bari-Napoli, la quale presenta delle criticità evidenti che necessitano di soluzioni immediate e concrete.

    È estremamente frustrante constatare che per percorrere la tratta Bari-Napoli si impieghino oltre 4 ore, una durata che supera notevolmente il tempo richiesto per coprire la tratta Bari-Roma. Questa discrepanza è assurda e rappresenta un evidente svantaggio per i cittadini del Sud Italia, che sono costretti a subire ritardi e disagi significativi nella loro mobilità quotidiana.

    Come rappresentante del popolo e in qualità di Senatore impegnato nel promuovere lo sviluppo e il benessere delle comunità del Sud, chiedo al Ministro Fitto di fornire chiarimenti in merito alle ragioni di tali ritardi e di presentare un piano d'azione concreto per risolvere questa situazione critica.

    In particolare, desidero conoscere le misure che il Ministero ha previsto per affrontare questa problematica, inclusi i tempi previsti per l'ammodernamento delle infrastrutture ferroviarie e il miglioramento della velocità e dell'efficienza dei collegamenti tra Bari e Napoli. È fondamentale che venga garantita una mobilità adeguata e tempestiva per i cittadini del Sud, al fine di favorire lo sviluppo economico e sociale delle nostre comunità.

    Sono consapevole dell'impegno del Ministero nell'affrontare le sfide legate alle politiche di coesione e allo sviluppo del Sud Italia, e confido che, attraverso un'azione tempestiva e mirata, si possano superare gli ostacoli che impediscono una mobilità fluida e efficiente nella nostra regione.

    Ringrazio il Ministro Fitto per l'attenzione riservata a questa interrogazione e attendo con grande interesse le sue risposte che forniranno ulteriori spunti per promuovere interventi adeguati e mirati a favore del Sud Italia.

    Distinti saluti,

    Matteo De Santis
    Senatore del Partito Democratico


    Alessandro Marconi
     
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    CITAZIONE (CSR @ 27/5/2023, 11:08) 
    Al Ministro Raffaele Fitto (Affari europei, Sud e politiche di coesione e PNRR),

    Il sottoscritto Matteo De Santis, Senatore del Partito Democratico, desidera porre all'attenzione del Ministro una questione di estrema importanza riguardante i ritardi ingenti nelle infrastrutture già carenti nel Sud Italia. In particolare, mi preme richiamare la vostra attenzione sulla situazione della linea intercity Bari-Napoli, la quale presenta delle criticità evidenti che necessitano di soluzioni immediate e concrete.

    È estremamente frustrante constatare che per percorrere la tratta Bari-Napoli si impieghino oltre 4 ore, una durata che supera notevolmente il tempo richiesto per coprire la tratta Bari-Roma. Questa discrepanza è assurda e rappresenta un evidente svantaggio per i cittadini del Sud Italia, che sono costretti a subire ritardi e disagi significativi nella loro mobilità quotidiana.

    Come rappresentante del popolo e in qualità di Senatore impegnato nel promuovere lo sviluppo e il benessere delle comunità del Sud, chiedo al Ministro Fitto di fornire chiarimenti in merito alle ragioni di tali ritardi e di presentare un piano d'azione concreto per risolvere questa situazione critica.

    In particolare, desidero conoscere le misure che il Ministero ha previsto per affrontare questa problematica, inclusi i tempi previsti per l'ammodernamento delle infrastrutture ferroviarie e il miglioramento della velocità e dell'efficienza dei collegamenti tra Bari e Napoli. È fondamentale che venga garantita una mobilità adeguata e tempestiva per i cittadini del Sud, al fine di favorire lo sviluppo economico e sociale delle nostre comunità.

    Sono consapevole dell'impegno del Ministero nell'affrontare le sfide legate alle politiche di coesione e allo sviluppo del Sud Italia, e confido che, attraverso un'azione tempestiva e mirata, si possano superare gli ostacoli che impediscono una mobilità fluida e efficiente nella nostra regione.

    Ringrazio il Ministro Fitto per l'attenzione riservata a questa interrogazione e attendo con grande interesse le sue risposte che forniranno ulteriori spunti per promuovere interventi adeguati e mirati a favore del Sud Italia.

    Distinti saluti,

    Matteo De Santis
    Senatore del Partito Democratico


    [SPOILER]Alessandro Marconi
    [/SPOILER]


    *Su mandato del governo e su delega del ministro Fitto, risponde il ministro per le infrastrutture e trasporti, sen Matteo Salvini*


    "Grazie presidente.

    Senatore De Santis, lei a nome del suo partito pone attenzione sui ritardi nello sviluppo delle infrastrutture. Lei pone l'accento sui ritardi legati all'Alta Velocità Bari-Napoli, giustamente.

    Ebbene, proprio sulla Bari-Napoli non vorrei dirle che siamo perfettamente in linea con le tempistiche del PNRR. Le ricordo che il piano del governo Draghi, a cui il suo partito ha scientemente contribuito, era di sviluppare l'alta velocità entro il 2024. Se le fosse sfuggito un piccolo dettaglio, siamo ancora nel 2023.

    Un 2023 in cui, tuttavia, grazie agli stanziamenti fatti con la scorsa finanziaria, le tempistiche della Bari-Napoli sono state ridotte tra il 15 e il 30%. Lo stanziamento fatto alla regione che governate ha permesso l'acquisto di nuovi locomotori e l'ultimazione di alcune opere di rifacimento ferroviario. Infatti, se lei oggi prendesse un treno a Bari per andare a Napoli impiegherebbe non oltre quattro ore, come da lei asserito. Forse si confonde con la ferrovia Palermo-Catania, che in quattro ore e un quarto percorre 160 km circa di ferrovie.

    Sono solo 3 le tratte che superano le quattro ore. Tutte e tre vedono il coinvolgimento della coincidenza con intercity e regionali su Taranto, che spesso tardano ore. A meno che non vogliate dare la colpa dell'inefficienza dei trasporti di competenza regionale a questo governo, dovreste parlare con Emiliano e De Luca. Ma si passa anche da percorrenze con frecciargento e frecciarossa inferiori alle quattro ore. Attualmente il locomotore più rapido in funzione è il 5380 di frecciarossa che impiega 3 ore e 26 minuti.

    Leggo direttamente i dati di Ferrovie dello Stato: la percorrenza della tratta ferroviaria che va da Bari a Napoli è di 3 ore e 55 minuti. Si rimane tuttavia in attesa degli adempimenti delle regioni Campania e Puglia, di cui è competenza, nell'ammodernamento del parco locomotori relativamente alla tratta "Taranto-Napoli centrale".

    Ad ogni modo, caro senatore, voglio rasserenarla: la società Ferrovie dello Stato sta operando già gli adeguamenti per l'alta velocità con bandi già assegnati per i cantieri che vanno da Massafra a Potenza centrale. Il resto dei ritardi sono imputabili all'inerzia delle regioni. Ma non spetta a me dire che dovete sollecitare i vostri presidenti di regione per gli interessi della popolazione.

    Un piccolo inciso, senatore: la retorica del "come rappresentante del popolo" qua dentro può pure evitarla. E' come dire di essere bevitori a una riunione degli alcolisti anonimi. Siamo tutti rappresentanti del popolo e dell'intera nazione, qua come a Montecitorio. Non se lo dimentichi.

    Grazie presidente




     
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    Al ministro delle Imprese e del Made in Italy, on. Adolfo Urso;
    Al ministro dell'Economia e delle Finanze, on. Giancarlo Giorgetti.


    Onorevoli Ministri,
    Sono di questi giorni le dichiarazioni del presidente del Gruppo Ansaloni, dott. Michele Ansaloni, in merito alla possibilità che il gruppo medesimo acquisti la Whirlpool, azienda di elettrodomestici in una crisi ormai quinquennale che fornisce lavoro a migliaia di operai in Italia. Il dott. Ansaloni ha tuttavia - e mi permetto di aggiungere, giustamente - richiesto che la politica faccia la sua parte nell'agevolare quest'opera. Se per quanto concerne il mio partito, Italia Viva, noi faremo tutto ciò che è in nostro potere per aiutare questa espressione d'una delle parti più nobili del tessuto imprenditoriali italiano, è nostro desiderio sapere da voi, onorevoli Ministri, quali siano le mosse che la maggioranza ed il governo intendono intraprendere in merito.

    Altra tematica che sottopongo alla vostra attenzione, onorevoli Ministri, è quella dell'implementazione degli aiuti di Stato alle nostre aziende. Come da molto tempo si fa notare, fintanto che l'Italia, al contrario di Francia e Germania - giusto per fare esempi eclatanti-, non prenderà la decisione di tornare a scommettere considerevolmente sul tessuto produttivo nostrano non potrà mai ambire a quel ruolo di spicco nel panorama industriale mondiale che ricoprì un tempo. Vi chiedo quindi, onorevoli Ministri, come intendiate agire in merito.


    Giancarlo Giorgetti Alessandro Marconi
     
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    "In merito all'interrogazione: il Governo sta lavorando per dare una giusta soluzione nella vicenda Whirlpool. Il caso riguarda non solo il sito produttivo di Napoli ma anche gli altri comparti in totale 7. Si tratta di più di 6000 lavoratori.

    Sono all'attenzione della Presidenza del Consiglio dei ministri e dei ministeri competenti varie soluzioni.

    Intendiamo dare una risposta definitiva la quale sia improntata alla salvaguardia dei posti di lavoro ed a valorizzare le competenze del personale tutto.

    L'obbiettivo è trovare una via di continuità e stabilità di lungo periodo nel settore.


    E' questo argomento molto delicato e non è di oggi ma, è adesso il momento di dare soluzioni. Lo sappiamo e lavoriamo nell'interesse di tutti i soggetti coinvolti con la massima cautela ed attenzione.

    Il Consiglio dei Ministri vedrà questo punto all'ordine del giorno della prossima riunione.

    Sarà nostra cura e mio impegno in particolare venire successivamente in quest'aula a riferire per quanto concerne le determinazioni deliberate dal Governo in merito a questo caso e quindi alla risoluzione di questa problema che oggi vede Whirlpool all'attenzione dell'opinione pubblica ma è più profonda e dura da tempo vedi le tante aziende di eccellenza italiane finite in mano di multinazionali estere determinando un impoverimento generale del nostro tessuto produttivo a fronte di vere e proprie azioni predatorie senza che nessuno agisse per impedire, regolare e vigilare su simili situazioni."


    Edited by Giancarlo Giorgetti - 1/7/2023, 16:30
     
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    Al ministro dell'Economia e delle Finanze, on. Giancarlo Giorgetti.

    CITAZIONE
    ''Signor Ministro Giorgetti,

    mi preme porre all'attenzione del Senato e del Governo un tema di estrema importanza che riguarda la situazione finanziaria della Rai, in particolare l'abolizione del canone destinato alla televisione pubblica. È fondamentale discutere apertamente dei motivi che hanno portato a questa decisione e delle conseguenze che essa comporterà per la Rai e per i cittadini italiani.

    Abbiamo assistito a una campagna propagandistica e populista contro il canone, che è stata portata avanti da alcuni esponenti politici senza una reale comprensione delle implicazioni finanziarie e strutturali legate alla sua abolizione. Il canone rappresentava una fonte fondamentale di finanziamento per la Rai, garantendo la sua indipendenza e la capacità di fornire servizi di qualità a tutti i cittadini.

    L'abolizione del canone senza un piano adeguato per la copertura finanziaria delle attività della Rai è un atto irresponsabile che mette a rischio il ruolo stesso dell'azienda come servizio pubblico. Il governo deve spiegarci come intende affrontare questa sfida finanziaria senza compromettere l'offerta editoriale e la qualità dei servizi offerti dalla Rai.

    Signor Ministro, vorrei chiarimenti sulle misure concrete che il governo intende adottare per sopperire alla mancanza di finanziamenti derivanti dal canone. È inaccettabile che si lasci la Rai a un destino incerto, con il rischio di dover ridurre l'offerta e mettere a rischio l'occupazione dei suoi dipendenti. Vogliamo sapere quali strategie il governo intende implementare per garantire una copertura finanziaria adeguata e sostenibile per la Rai.

    Inoltre, ci preoccupa il fatto che l'onere finanziario della Rai ricadrà interamente sui contribuenti. È giusto che l'intera collettività debba sopportare il peso di una decisione politica irresponsabile? Non sarebbe più equo che il governo si assuma la responsabilità di trovare risorse alternative, senza gravare ulteriormente sui cittadini italiani già oberati di tasse?

    Ricordo al Ministro Giorgetti che la Rai è un patrimonio nazionale, un servizio pubblico che svolge un ruolo essenziale nella promozione della cultura, dell'informazione e dell'intrattenimento di qualità. È inaccettabile che un governo si permetta di mettere a repentaglio tutto questo per motivi puramente populisti, senza valutare le conseguenze a lungo termine.

    Signor Ministro, in conclusione, le chiedo di rispondere in modo chiaro e concreto alle domande poste. I cittadini italiani hanno il diritto di sapere come il governo intende garantire la sostenibilità finanziaria della Rai e preservarne il ruolo di servizio pubblico senza compromettere l'offerta editoriale e il futuro dei suoi dipendenti.

    Siamo qui per rappresentare i cittadini e per difendere i loro interessi. Non permetteremo che la Rai diventi una vittima delle scelte irresponsabili di questo governo. È tempo che il Ministro Giorgetti e il Presidente Meloni assumano le proprie responsabilità e forniscano risposte chiare e concrete su come intendono risolvere questa grave situazione.

    Grazie. ''
     
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    In merito all'interrogazione:

    Egregio Sen. De Santis;

    Il DDL oggetto della Sua spett.le richiesta di chiarimenti, che ha trovato l'approvazione in entrambi i rami del Parlamento è ora al vaglio del Presidente della Repubblica.

    In merito alla trattazione è doveroso dirLe che si tratta di materia delegata al Governo.

    Nello specifico è in corso una interlocuzione tra la Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni ed il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

    Una volta terminata questa fase il Governo ed in particolare modo io visto che a me in funzione del mio ruolo è indirizzata la Sua pregiata interrogazione quindi, saremo e sarò al più presto a rifere a Lei ed ai Suoi colleghi delle determinazioni alle quali saremo giunti su questo tema.






    CITAZIONE (CSR @ 10/7/2023, 21:15) 
    Al ministro dell'Economia e delle Finanze, on. Giancarlo Giorgetti.

    CITAZIONE
    ''Signor Ministro Giorgetti,

    mi preme porre all'attenzione del Senato e del Governo un tema di estrema importanza che riguarda la situazione finanziaria della Rai, in particolare l'abolizione del canone destinato alla televisione pubblica. È fondamentale discutere apertamente dei motivi che hanno portato a questa decisione e delle conseguenze che essa comporterà per la Rai e per i cittadini italiani.

    Abbiamo assistito a una campagna propagandistica e populista contro il canone, che è stata portata avanti da alcuni esponenti politici senza una reale comprensione delle implicazioni finanziarie e strutturali legate alla sua abolizione. Il canone rappresentava una fonte fondamentale di finanziamento per la Rai, garantendo la sua indipendenza e la capacità di fornire servizi di qualità a tutti i cittadini.

    L'abolizione del canone senza un piano adeguato per la copertura finanziaria delle attività della Rai è un atto irresponsabile che mette a rischio il ruolo stesso dell'azienda come servizio pubblico. Il governo deve spiegarci come intende affrontare questa sfida finanziaria senza compromettere l'offerta editoriale e la qualità dei servizi offerti dalla Rai.

    Signor Ministro, vorrei chiarimenti sulle misure concrete che il governo intende adottare per sopperire alla mancanza di finanziamenti derivanti dal canone. È inaccettabile che si lasci la Rai a un destino incerto, con il rischio di dover ridurre l'offerta e mettere a rischio l'occupazione dei suoi dipendenti. Vogliamo sapere quali strategie il governo intende implementare per garantire una copertura finanziaria adeguata e sostenibile per la Rai.

    Inoltre, ci preoccupa il fatto che l'onere finanziario della Rai ricadrà interamente sui contribuenti. È giusto che l'intera collettività debba sopportare il peso di una decisione politica irresponsabile? Non sarebbe più equo che il governo si assuma la responsabilità di trovare risorse alternative, senza gravare ulteriormente sui cittadini italiani già oberati di tasse?

    Ricordo al Ministro Giorgetti che la Rai è un patrimonio nazionale, un servizio pubblico che svolge un ruolo essenziale nella promozione della cultura, dell'informazione e dell'intrattenimento di qualità. È inaccettabile che un governo si permetta di mettere a repentaglio tutto questo per motivi puramente populisti, senza valutare le conseguenze a lungo termine.

    Signor Ministro, in conclusione, le chiedo di rispondere in modo chiaro e concreto alle domande poste. I cittadini italiani hanno il diritto di sapere come il governo intende garantire la sostenibilità finanziaria della Rai e preservarne il ruolo di servizio pubblico senza compromettere l'offerta editoriale e il futuro dei suoi dipendenti.

    Siamo qui per rappresentare i cittadini e per difendere i loro interessi. Non permetteremo che la Rai diventi una vittima delle scelte irresponsabili di questo governo. È tempo che il Ministro Giorgetti e il Presidente Meloni assumano le proprie responsabilità e forniscano risposte chiare e concrete su come intendono risolvere questa grave situazione.

    Grazie. ''


    Edited by Giancarlo Giorgetti - 11/7/2023, 08:57
     
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    Sen. De Santis;

    Eccomi quindi a riprendere la discussione in risposta alla Sua pregiata interrogazione.

    A seguito dell'incontro doveroso tra il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ed il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.


    L'iniziativa come sapete in merito alla vicenda attualmente in discussione è stata di natura parlamentare segnatamente dal gruppo alla Camera dei deputati della "Lega Salvini Premier"; il gruppo a Montecitorio del mio partito. Questo argomento dell'abolizione del Canone RAI era da tempo discusso. I colleghi hanno esercitato una loro funzione. Tuttavia ritengo che chi Le sta rispondendo Sen. De Santis potesse e dovesse segnalare la cosa al Governo in modo tale che da subito ci potesse essere una visione più approfondita.



    Non vi è stata alcuna campagna propagandista o populista sull'argomento dell'abolizione del canone RAI. Esistono posizioni in merito delle forze di maggioranza che sostengono il Governo.



    Il Governo a seguito di quanto emerso dall'incontro tra Il Presidente della Repubblica e La Presidente del Consiglio ha davanti a se un compito importante che è quello di stabilire il futuro del servizio pubblico radiotelevisivo. Per questo Le comunico Sen. De Santis l'intenzione dell'Esecutivo di incontrare tutte le forze politiche presenti in Parlamento poiché riteniamo sia giusto confrontarsi su un tema così delicato. Questo sono certo aiuterà ad illimpidire decisioni che saranno riportate tanti in quest'aula quanto alla Camera dei deputati. Certamente stiamo lavorando già da qualche tempo per la copertura del mancanto introito del Canone che ha un valore stimato di 1,8 miliardi di €.

    Non intendiamo compromettere nulla di quelle che sono le peculiarità della Azienda RAI sia in termini di offerta radio televisiva così come è nostra intenzione dare un futuro che garantisca l'operare delle professionalità presenti ad oggi a viale Mazzini per capirci e nei tanti centri RAI presenti non solo in Italia ma nel mondo.

    Non è intenzione del Governo richiedere sforzi ulteriori ai contribuenti.

    Fatti i dovuti incontri quindi a livello politico, aziendale con il CDA, con la Commissione di Vigilanza e con le parti sociali avremo un quadro più preciso. Quindi relazioneremo con dati e determine operative confacenti.

    La RAI complessivamente ha un valore stimato in 4,1 miliardi di € ed un numero di dipendenti complessivo di quasi 13.000 unità.

    E' quindi indispensabile su questo caso lavorare coralmente cosa che come Governo auspichiamo, coralmente si intende con la condivisone di intenti nel merito del tema da parte di tutti gli attori.

    Conclusa quindi questa serie di iniziative in programma sarò nuovamente a relazionare a Lei Sen. De Santis e a tutti i colleghi presenti in quest'aula come è doveroso che sia vista la delicatezza dell'oggetto dell'interpellanza in trattazione.




    CITAZIONE (CSR @ 10/7/2023, 21:15) 
    Al ministro dell'Economia e delle Finanze, on. Giancarlo Giorgetti.

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    ''Signor Ministro Giorgetti,

    mi preme porre all'attenzione del Senato e del Governo un tema di estrema importanza che riguarda la situazione finanziaria della Rai, in particolare l'abolizione del canone destinato alla televisione pubblica. È fondamentale discutere apertamente dei motivi che hanno portato a questa decisione e delle conseguenze che essa comporterà per la Rai e per i cittadini italiani.

    Abbiamo assistito a una campagna propagandistica e populista contro il canone, che è stata portata avanti da alcuni esponenti politici senza una reale comprensione delle implicazioni finanziarie e strutturali legate alla sua abolizione. Il canone rappresentava una fonte fondamentale di finanziamento per la Rai, garantendo la sua indipendenza e la capacità di fornire servizi di qualità a tutti i cittadini.

    L'abolizione del canone senza un piano adeguato per la copertura finanziaria delle attività della Rai è un atto irresponsabile che mette a rischio il ruolo stesso dell'azienda come servizio pubblico. Il governo deve spiegarci come intende affrontare questa sfida finanziaria senza compromettere l'offerta editoriale e la qualità dei servizi offerti dalla Rai.

    Signor Ministro, vorrei chiarimenti sulle misure concrete che il governo intende adottare per sopperire alla mancanza di finanziamenti derivanti dal canone. È inaccettabile che si lasci la Rai a un destino incerto, con il rischio di dover ridurre l'offerta e mettere a rischio l'occupazione dei suoi dipendenti. Vogliamo sapere quali strategie il governo intende implementare per garantire una copertura finanziaria adeguata e sostenibile per la Rai.

    Inoltre, ci preoccupa il fatto che l'onere finanziario della Rai ricadrà interamente sui contribuenti. È giusto che l'intera collettività debba sopportare il peso di una decisione politica irresponsabile? Non sarebbe più equo che il governo si assuma la responsabilità di trovare risorse alternative, senza gravare ulteriormente sui cittadini italiani già oberati di tasse?

    Ricordo al Ministro Giorgetti che la Rai è un patrimonio nazionale, un servizio pubblico che svolge un ruolo essenziale nella promozione della cultura, dell'informazione e dell'intrattenimento di qualità. È inaccettabile che un governo si permetta di mettere a repentaglio tutto questo per motivi puramente populisti, senza valutare le conseguenze a lungo termine.

    Signor Ministro, in conclusione, le chiedo di rispondere in modo chiaro e concreto alle domande poste. I cittadini italiani hanno il diritto di sapere come il governo intende garantire la sostenibilità finanziaria della Rai e preservarne il ruolo di servizio pubblico senza compromettere l'offerta editoriale e il futuro dei suoi dipendenti.

    Siamo qui per rappresentare i cittadini e per difendere i loro interessi. Non permetteremo che la Rai diventi una vittima delle scelte irresponsabili di questo governo. È tempo che il Ministro Giorgetti e il Presidente Meloni assumano le proprie responsabilità e forniscano risposte chiare e concrete su come intendono risolvere questa grave situazione.

    Grazie. ''


    Edited by Giancarlo Giorgetti - 13/7/2023, 08:55
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    All'attenzione del Ministro dei Trasporti e Infrastrutture Bruno Pacifico e del Ministro della Cultura e Turismo Valentina Grippo,

    Con riferimento al programma di Governo espresso dal dott. Presidente del Consiglio Francesco Zanetti si legge al punto 1 del capitolo Trasporti [...] Migliorare il sistema di sicurezza della Rete Ferroviaria Italiana [...] ed al punto 2 del capitolo Turismo [...] Investire sul Turismo Ferroviario [...] il Gruppo Lega per Salvini Premier +Autonomisti +Popolari chiede:

    1- Quale piano, in termini economici, l'esecutivo intende andare ad attuare per mano di RFI sulla rete secondaria e terziaria delle ferrovie, in particolar modo di quelle linee non ancora oggetto di elettrificazione;
    2- Quali interventi e in quale ordine di priorità l'esecutivo intende andare a mettere a terra per ottemperare alle esigenze dei territori;
    3- In riferimento al punto 2 si domanda se la tratta Belluno-Calalzo di Cadore sarà oggetto di futuro potenziamento ed elettrificazione;
    4- In riferimento al punto 3 si domanda se visto e considerato l'impegno preso nel valorizzare il Turismo Ferroviario l'esecutivo intenda reintrodurre il servizio treno Roma-Calalzo di Cadore-Cortina tramite apposita linea treno-bus verso la perla delle Dolomiti;
    5- In riferimento al punto 4 si domanda se non sia il caso di prevedere, da parte del Governo, il completamento dell'Anello Ferroviario delle Dolomiti al fine di permettere il collegamento diretto via treno Roma-Cortina al fine di migliorare l'offerta del Turismo Ferroviario.

    Cordialmente,
    Sen. Sergio Furlan

     
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    Risponde il Ministro delle Infrastrutture Bruno Pacifico:
    In un piano complessivo di rimodernamento di tutte le infrastrutture italiane sono previste anche quelle a livello specifico chieste dal Senatore Furlan e vado ad elencare punto per punto quanto richiesto:

    1)Piano Economico per Rete Secondaria e Terziaria delle Ferrovie:
    Come ministro chiederò che l'esecutivo si impegni a elaborare un piano dettagliato in termini economici per migliorare la rete secondaria e terziaria delle ferrovie, specialmente per quelle linee che non sono ancora elettrificate. Questo piano sarà orientato a promuovere la sostenibilità, l'efficienza e la connettività territoriale.
    2)Interventi Prioritari per le Esigenze dei Territori:
    Il ministero sta attivamente valutando e pianificando interventi mirati per soddisfare le esigenze specifiche dei territori. Gli interventi saranno prioritizzati in base all'impatto sulla mobilità locale, sulla crescita economica e sulla sostenibilità ambientale, tenendo conto delle esigenze emergenti delle comunità coinvolte.
    3)Tratta Belluno-Calalzo di Cadore:
    La tratta Belluno-Calalzo di Cadore è oggetto di attenta considerazione per future operazioni di potenziamento ed elettrificazione. Queste decisioni saranno prese in linea con gli obiettivi generali di sviluppo della rete ferroviaria, inclusa la promozione della mobilità sostenibile.
    4)Servizio Treno Roma-Calalzo di Cadore-Cortina:
    il ministero, e l'esecutivo tutto, in quadro completo di programmazione riconosce l'importanza del turismo ferroviario e si impegna a valutare la reintroduzione del servizio treno Roma-Calalzo di Cadore-Cortina. Saranno considerate soluzioni innovative, tra cui eventuali linee treno-bus, per facilitare l'accesso a destinazioni turistiche chiave come le Dolomiti.
    5)Completamento dell'Anello Ferroviario delle Dolomiti:
    Chiederò al governo di esplorare la fattibilità e l'opportunità di completare l'Anello Ferroviario delle Dolomiti al fine di migliorare l'offerta del turismo ferroviario. Questo potrebbe includere il collegamento diretto via treno Roma-Cortina, promuovendo ulteriormente la sostenibilità e l'attrattiva turistica della regione.
     
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    All'attenzione della ministra della difesa Asia Michelini, prende parola il senatore Paolo Bellini:

    "Ministra Michelini, oggi le chiedo di informare il parlamento e i cittadini di due cose, l'una che riguarda il suo ministero di competente e l'altra riguardo a sue affermazioni che penso si ricorderà, anche perché di pochi giorni fa, riguardo le opposizioni e la comunità LGBTQ+.
    Ministra Michelini la prima cosa che le chiedo e cosa intende fare riguardo all'obiettivo NATO della spesa nel militare al 2%. Le sue posizioni sulla NATO le conosciamo tutte quindi chiedo se vorrà perseguire l'obbiettivo oppure sceglierà un taglio delle spese militari oppure sceglierà di mantenere sostanzialmente il fondo già stanziato dalla precedente legge di bilancio.
    La seconda cosa, Ministra Michelini, riguarda appunto le sue affermazioni che reputo meritevoli di spiegazioni visto il ruolo che ricopre. Lei dichiara che se le opposizioni non vogliono essere represse, come fa intendere con il paragone del gay pride di Belgrado, dovrebbe rimanere in silenzio e fare i buoni. La seconda affermazione riguarda la comunità LGBTQ che non starò qui a ripetere perché le conosce bene. Ci chiediamo dunque, noi della Rosa, se ritiene opportuno fio che ha detto in virtù del suo ruolo e sopratutto le chiedo di spiegare dettagliatamente, e ripeto dettagliatamente, cosa intendesse con queste frasi che nel suo ruolo vanno ben oltre la minaccia metaforica"
     
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    CITAZIONE (Paolo Bellini @ 18/12/2023, 17:48) 
    All'attenzione della ministra della difesa Asia Michelini, prende parola il senatore Paolo Bellini:

    "Ministra Michelini, oggi le chiedo di informare il parlamento e i cittadini di due cose, l'una che riguarda il suo ministero di competente e l'altra riguardo a sue affermazioni che penso si ricorderà, anche perché di pochi giorni fa, riguardo le opposizioni e la comunità LGBTQ+.
    Ministra Michelini la prima cosa che le chiedo e cosa intende fare riguardo all'obiettivo NATO della spesa nel militare al 2%. Le sue posizioni sulla NATO le conosciamo tutte quindi chiedo se vorrà perseguire l'obbiettivo oppure sceglierà un taglio delle spese militari oppure sceglierà di mantenere sostanzialmente il fondo già stanziato dalla precedente legge di bilancio.
    La seconda cosa, Ministra Michelini, riguarda appunto le sue affermazioni che reputo meritevoli di spiegazioni visto il ruolo che ricopre. Lei dichiara che se le opposizioni non vogliono essere represse, come fa intendere con il paragone del gay pride di Belgrado, dovrebbe rimanere in silenzio e fare i buoni. La seconda affermazione riguarda la comunità LGBTQ che non starò qui a ripetere perché le conosce bene. Ci chiediamo dunque, noi della Rosa, se ritiene opportuno fio che ha detto in virtù del suo ruolo e sopratutto le chiedo di spiegare dettagliatamente, e ripeto dettagliatamente, cosa intendesse con queste frasi che nel suo ruolo vanno ben oltre la minaccia metaforica"

    Replica del Ministro della Difesa Asia Michelini: Grazie Presidente, Onorevole Bellini, le risponderò prima di tutto su quanto della sua domanda compete al mio Ministero, sul resto potrei dedicare giusto qualche secondo perché non è questa la sede per parlare di varietà, esistono tanti spettacoli televisivi in merito e non credo che in questa sede di debba fare ulteriore spettacolo. Quello che è stato fatto sino ad ora dai nostri predecessori non sempre è stato corretto, noi dai banchi dell'opposizione ci siamo esposti in maniera negativa rispetto all'aumento delle spese militari, noi non vogliamo fare guerre, noi crediamo che i soldi in questione debbano essere destinati ad altro, tuttavia è sempre difficile andare a modificare voci di spesa passate, quello che è stato fatto dai miei predecessori rimane e ce ne dovremo fare carico compreso tutto ciò che riguarda il Ministero della Difesa. In quanto ad eventuali nuovi aumenti della spesa militare le dico sin da subito che non ne abbiamo previsti, non ci saranno aumenti della spesa militare nella finanziaria che stiamo preparando e posso dire che finché sarò al Ministero della Difesa non vi saranno ulteriori aumenti delle spese in tal senso, il fatto che la NATO chieda un aumento delle spese militari è un incentivo alla disobbedienza se così possiamo definirla, noi non siamo obbligati a seguire i dettami di un'organizzazione militare discutibile quanto vogliamo ma che non può decidere sul dove e quando spendere i nostri soldi, continueremo a decidere per conto nostro come ha sempre fatto l'Italia che negli scorsi anni non ha mai realmente fatto nulla di concreto per arrivare al 2% del PIL per quanto riguarda le spese militari, inoltre, da un punto di vista puramente tecnico, soprattutto per la situazione Italiana, un aumento delle spese militari non significherebbe necessariamente l'aumento dell'efficienza o dei mezzi e delle tecnologia a disposizione delle nostre forze armate che hanno molte problematiche e diverse questioni interne che andrebbero presto affrontate e risolte in merito a come vengono utilizzati attualmente i fondi ordinari già previsti per la difesa, il nostro esercito è già poco efficiente rispetto a dei costi esorbitanti che non giustificano tale inefficienza e non la spiegano affatto, questa situazione si è creata a causa di una degenerazione all'Italiana dei dettami della NATO a partire dagli anni 90 ma non è questa la sede per discuterne, sarebbe troppo complesso e servirebbero delle ore, d'altronde non è parte della domanda che mi è stata posta, l'ho accennata solo per completezza e per ribadire come già l'esercito sia molto costoso. In quanto all'altra domanda, non esiste alcuna comunità LGBTQ+, esistono poche decine di esaltati che non accettano l'articolo 21 della Costituzione Italiana che difende la libertà d'espressione e, con essa, anche la satira fatta con toni ironici e assolutamente scanzonati da una persona che in quel momento non era il Ministro della Difesa. Se non ci sono altre domande inerenti al mio ruolo, non a discussioni da bar, avrei terminato. Grazie.
     
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    All'attenzione della minustra degli affari esteri Bastianini:

    "Il gruppo della Rosa, in virtù della fine delle ostilità in Turchia e delle nuove notizie sopraggiunte in Italia, chiede la posizione del governo circa la situazione dei Curdi e della regione del Kurdistan. Si chiede dunque qual è la posizione del governo e quali eventuali provvedimenti prenderà sulla situazione"
     
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    Ministro degli Esteri, Bastianini:

    "Grazie Presidente, on. Colleghi.
    Rispondo in modo chiaro alla questione Turchia, citata da La Rosa. L'Italia in questa fase può ritenersi soddisfatta della caduta di una pseudo dittatura, non abbiamo mai provato simpatia per Erdogan e oggi chiediamo la fine delle ostilità e una pace duratura fra le fazioni turche.
    Naturalmente se le circostanze dovessero essere buone, dialogheremo con la nuova compagine di governo di Ankara, ma nel concreto sono affari interni turchi. Spero di aver risposto in modo esaustivo".
     
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