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highway to hell
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Dopo l’accusa di vilipendio alla bandiera recapitata all’onorevole Renata Moretti e il mancato deposito da parte dei suoi legali delle memorie difensive, con la stessa Moretti che ha più volte ribadito la propria contrarietà a collaborare con la giustizia, il GIP Elvira Patronelli ha emesso un ordinanza di perquisizione per la sede di Avanti Italia a Roma, con il sospetto di presenza di armi da fuoco all’interno della sede e la possibilità che all’interno del partito esista un vero e proprio corpo brigatista probabilmente colpevole anche dei fatti di Montecitorio. L’operazione, scattata nel tardo pomeriggio con l’impiego di circa trenta uomini dei carabinieri, non è andata come previsto e la sede romana di Avanti Italia si è presto trasformata in una sede di guerriglia. I militari dell’arma, presentandosi presso la sede con il mandato di perquisizione emesso dal GIP, si sono subito ritrovati bersagliati dai militanti da prima con spranghe e bastoni, poi nel giro di pochi minuti con colpi di arma da fuoco sparati ad altezza d’uomo verso i militari. Secondo le ricostruzioni all’interno della sede sono presenti 37 tra militanti e dirigenti oltre la Moretti stessa, che sentiti gli spari si sarebbe subito rifugiata in un ufficio non sapendo cosa stesse succedendo. Durante la sparatoria sono rimasti feriti tre militanti e quattro carabinieri, tra i quali si riporta anche un morto, il brigadiere Giancarlo Costa, di 31 anni. La situazione è ora in stand by con i carabinieri che si sono ritirati fuori dall’edificio stabilendo un perimetro attorno con l’arrivo dei rinforzi e i militanti barricati all’interno. In arrivo sul posto anche la GIP Patronelli per provare a risolvere la situazione senza ulteriori atti di violenza.
Giocata amministrativa in accordo con l’utente e sottoposta al lancio dei dadi.
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Anonymous