Panorama - Italia di nuovo in crisi. Adesso soluzioni a lungo termine.

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Carlo Forghieri

Posted on 6/7/2018, 17:03

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Italia di nuovo in crisi. Adesso soluzioni a lungo termine.

Di Alberto Forghieri

L'Italia, dopo un anno di boom economico, è tornata in recessione. Il Prodotto Interno Lordo è infatti sceso del 3,46%, dopo un anno in cui aveva fatto un balzo in avanti di ben otto punti percentuali. Questo brusco passo indietro non era sicuramente aspettato, ma può servire da giusto monito, e dobbiamo servircene meglio di quanto abbiamo fatto durante la grande crisi del 2008 e del 2012. Abbiamo un grande debito pubblico, che ci attanaglia come un grosso macigno attanaglia un asino a cui è legato, che fa perdere la fiducia degli investitori e che non ci permette di spendere ed investire quanto potremmo. Abbiamo una spesa pubblica eccessiva per i servizi garantiti agli Italiani, viziata dagli sprechi. Per confermarlo, la spesa civile italiana ammonta a 1141 miliardi di dollari, mentre quella tedesca a 1280 miliardi, ma la Germania ha circa 20 milioni di residenti in più. E non dimentichiamoci delle varie inchieste ed esperienze personali che confermano quanto i servizi pubblici vantino sprechi ed inefficienze.
Certamente l'economia italiana non ripartirà grazie ad un lento declino del debito pubblico e degli sprechi del settore pubblico italiano. Servirà un piano di azione efficace, che possa far ripartire la nostra economia, completare lo sviluppo sociale ed economico delle parti più disagiate della nostra penisola. Ma è tutto questo che i cittadini italiani attendono, un'oculata gestione dell'economia e delle finanze pubbliche, come dimostrano le recenti manifestazioni svoltesi nella Capitale.
Probabilmente sarà il prossimo Governo quello a cui toccherà assumersi la responsabilità di porre le basi per una nuova fase di crescita, questa volta stabile e duratura, che si basi su teorie economiche funzionanti oggi, e non funzionanti nel secolo scorso come sembrano quelle adottate da questo Governo. Servono soluzioni a lungo termine, che guardino al futuro di un Paese con enorme debito pubblico ed ancora elevata disoccupazione, condizioni che gravano in primis su tutto il ceto medio-basso della popolazione italiana, ovvero la sua stragrande maggioranza.

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