GDR della Repubblica Italiana - L'Originale gioco che simula la Politica

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    Il coordinatore per il nord di Fratelli D’Italia Lucio Besson ha rassegnato questa mattina le sue dimissioni: ringrazio di cuore le persone straordinarie che mi hanno voluto qui e con cui ho condiviso momenti e ricordi semplicemente meravigliosi, sarò sempre grato loro. Purtroppo mi manca materialmente il tempo di portare avanti l’impegno politico: le istituzioni sono una cosa seria e meritano persone che siano pronte a dare il massimo mettendo a disposizione non meno del 100% del loro tempo e delle loro energie. Futuro? Torno al mio primo amore: il calcio. Domani sarò a Venezia per firmare un triennale e darò il mio contributo per riportare i lagunari in Serie A.
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    È intervenuto ospite a Quarta Repubblica il coordinatore per il nord di Fratelli d’Italia Lucio Besson, incalzato dal conduttore Nicola Porro riguardo il caos in casa Nuova Democrazia che negli ultimi giorni ha portato dapprima alla rottura del concordato per le elezioni regionali tra ND e le forze sovraniste e in seguito al commissariamento di Piemonte, Umbria e Abruzzo.

    Nicola, parliamoci molto chiaramente: se tu fossi un elettore piemontese che il giorno prima si reca alle urne per votare un candidato sostenuto da una coalizione e il giorno dopo scopre, magicamente, che questa coalizione non esiste più perché il bambino arrabbiato si è portato a casa il pallone… come ti sentiresti? Beh, io mi sentirei abbastanza preso per il culo. Mi sembra una dimostrazione di mancanza di serietà nei confronti non solo degli elettori della coalizione, ma di tutti quanti i cittadini che hanno svolto il loro dovere civico quest’anno, recandosi alle urne fiduciosi verso il processo democratico convinti della serietà delle proposte presentate per tutelare il loro territorio, oltre che delle persone dietro a esse. Situazioni di questo genere sono ciò che toglie la fiducia nelle istituzioni ai cittadini e dobbiamo ricordarcelo bene quando poi andiamo a lamentarci della scarsa affluenza nei salotti televisivi, chiedendoci come sia possibile che le percentuali di partecipazione al voto continuino a calare e calare.

    Se reggerà il Governo? Ognun per sé e Dio per tutti, mi verrebbe da dire. Io penso che Fratelli d’Italia abbia sempre dimostrato la volontà di mettere al primo posto solo ed esclusivamente le esigenze del Paese e degli italiani, senza prendere decisioni cruciali per il futuro di questi ultimi in base ai calcoli del proprio tornaconto elettorale. Adesso ci aspettiamo che anche gli altri facciano lo stesso e se così sarà allora l’esecutivo Zanetti potrà continuare tranquillamente, per quanto mi riguarda. Ho stima del Premier e del lavoro che sta portando avanti assieme a tutta la coalizione: penso al taglio delle tasse, al blocco navale, alle riforme costituzionali. Sarebbe un peccato enorme mettere il freno a una stagione di provvedimenti tanto importanti, che il Paese ci chiede per tornare a prosperare e a contare nel mondo.
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    Presente anche il coordinatore per il nord Lucio Besson, che saluta il pubblico prendendo brevemente la parola:

    Un piacere enorme essere qui, apriamo questa Atreju nel migliore dei modi dopo un risultato straordinario alle regionali. Ora testa alta e lavorare, abbiamo una responsabilità enorme nei confronti di un paese che ha dimostrato di fidarsi di noi e della nostra capacità di governare e amministrare.
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    È intervenuto in piena notte ai microfoni del TG7 il coordinatore per il nord di Fratelli D’Italia, Lucio Besson, che ha così commentato la vittoriosa tornata elettorale della coalizione di destra:

    "In questo momento mi viene da dire soltanto un grande grazie a tutti gli elettori che hanno reso possibile il risultato schiacciante di queste elezioni regionali. I cittadini si sono espressi con chiarezza, riaffermando la loro fiducia nella nostra visione per il futuro di questo Paese. Questa vittoria non è solo un trionfo per la nostra coalizione, ma anche un segno tangibile del desiderio popolare di portare avanti un progetto coraggioso e ben delineato per dare all’Italia le riforme di cui ha bisogno per tornare a correre e riaffermare la propria importanza nel quadro geopolitico internazionale. I cittadini hanno riconosciuto il nostro impegno sul tema della sicurezza e la difesa della libertà di pensiero ed espressione, contro ogni imposizione di spazzatura woke. Questo risultato è un mandato inequivocabile per continuare a lavorare con la determinazione di sempre al servizio di Sardegna, Umbria, Abruzzo, Basilicata e Piemonte. Cinque territori importanti, milioni di elettori chiamati alle urne, non possiamo bollare questi risultati come semplici affreschi a sé stanti dei singoli territori, perché siamo di fronte a una dimostrazione di forza semplicemente schiacciante. È chiaro che da domani dovremo mettere da parte i festeggiamenti e concentrarci con fermezza sul lavoro sul campo: questi territori e i loro cittadini hanno bisogno di risposte concrete e celeri sui tanti temi affrontati nella campagna elettorale laddove abbiamo strappato regioni precedentemente amministrate dalla sinistra, penso ad esempio alla Sardegna. Al contrario usciamo rafforzati e rinvigoriti dalla conferma del nostro buon Governo e dell’eccellente lavoro amministrativo svolto negli ultimi quinquenni, o addirittura decenni, nelle altre regioni, in cui abbiamo riconfermato governatori uscenti o effettuato un ricambio generazionale dove erano scaduti dei mandati”.
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    È intervenuto in collegamento a Diritto e rovescio il consigliere della Regione Veneto e Responsabile del coordinamento per il nord di Fratelli d’Italia Lucio Besson, per commentare i risultati delle recenti elezioni europee nello speciale condotto da Paolo Del Debbio.

    “Paolo, è chiaro che di fronte a un risultato del genere non possiamo che esprimere la nostra incredibile soddisfazione.

    Nemmeno nelle più rosee aspettative avremmo pensato di sfondare il 40% e segnare addirittura un record storico, che supera persino la luna di miele che il Governo Renzi ebbe coi suoi elettori nel 2014. Un risultato che, mi permetto di dire, porta con sé anche delle riflessioni importanti da mettere sul tavolo: l’Unione Europea ha fallito ed è stata bocciata in maniera piuttosto netta dai cittadini italiani, che mi sembra evidente non si riconoscano più - se mai lo hanno fatto - in un’istituzione debole e sostanzialmente insignificante, incapace di organizzarsi in maniera competitiva dinanzi alle vere superpotenze che comandano la politica e il mercato globale.

    Questo fallimento è il frutto di decenni di governi europeisti, che invece di rimettere in discussioni trattati folli - che non hanno fatto altro che penalizzare e massacrare l’economia e l’industria italiana - hanno continuato a chinare il capo di fronte all’autoproclamata leadership franco-tedesca. Non credo di esagerare quando definisco le politiche del centrosinistra un alto tradimento al popolo italiano, che ora ha manifestato il proprio dissenso in maniera chiara e inequivocabile, come testimonia il crollo clamoroso de La Rosa.

    Prima di essere ricostruita, l’Unione Europea va ripensata dal principio, magari come Federazione di Stati Indipendenti che favorisca il libero commercio e porti ricchezza alle industrie nazionali, senza una moneta farlocca che avvantaggi una minoranza di Paesi a discapito di tutti gli altri. In questo senso, i cittadini italiani possono stare certi che Fratelli d’Italia andrà a Bruxelles con le idee molto chiare, pronti finalmente a far valere la parola e il malumore dei cittadini italiani per portare a una concreta svolta, che segnerà la storia del nostro paese e gli riconsegnerà la sovranità smarrita.
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    Attendendo i risultati delle Europee, benvenuti nella mia pagina Twitter ufficiale 😁💪
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    Mario Giordano: Ben ritrovati amici spettatori, torniamo a parlare, inevitabilmente, della rottura del centrodestra, che ha scosso lo scenario politico del nostro Paese nelle ultime settimane. Ne abbiamo parlato a lungo, ne parleremo ancora a lungo insieme a tanti ospiti per capire cosa sia successo, come si sia potuti arrivare a questo scenario che solo fino a pochi anni fa sembrava così improbabile… abbiamo adesso il piacere di accogliere in studio un volto noto, lo abbiamo visto calcare i campi del campionato di Serie A per tanti anni e ora lo ritroviamo consigliere della regione Veneto, nonché responsabile per il nord di Fratelli d’Italia: benvenuto Lucio Besson

    Applausi in studio

    Besson: Grazie Mario, grazie a tutti

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    Giordano: Lucio, perdona la domanda, so che te lo avranno chiesto un milione di volte, ma so che i nostri spettatori se lo stanno domandando… come ti sei ritrovato dal campo alla politica?

    Besson: Me lo domando spesso! *risate in studio* No, sai Mario, l’impegno civico e politico è sempre stata una componente fondamentale di quella che è la mia vita e i miei valori. Come giocatore non mi sono mai considerato un personaggio elitario, a differenza di altri miei colleghi che magari se lo sono anche potuti permettere rispetto a me per il tipo di carriera che ho fatto, ma piuttosto un normale professionista come tanti milioni di italiani. Certo, ho avuto il grande privilegio di poter costruire una carriera su quella che è sempre stata la mia grande passione, ma non ho mai perso il contatto con la realtà e con la gente, con le tante difficoltà che fin troppi italiani devono affrontare ogni giorno. Andavo nei bar e ai raduni a parlare coi tifosi e non parlo di ultras, ma di famiglie con bambini, di lavoratori, di giovani studenti, di pensionati che magari hanno versato a suo tempo miliardi di lire di contributi e oggi stentano ad arrivare a fine mese. Ecco, di solito a fine carriera i calciatori finiscono a fare gli allenatori, io sono diventato un politico *ride* ma penso comunque di essere rimasto sempre, nel mio piccolo, un rappresentante del popolo, dei cittadini, della gente di tutti i giorni. Prima ho lottato per loro sul campo, oggi lo faccio nelle piazze, nel consiglio regionale, magari un giorno lo farò in Parlamento.

    Giordano: Siamo ovviamente in attesa dei risultati delle Europee che vedremo a breve, ma non si può dire che la destra stia vivendo giorni tranquilli…

    Besson: L’ho detto anche ieri in conferenza stampa: decisioni difficili richiedono la più ferrea delle volontà. Fratelli d’Italia ha detto no alle ammucchiate politiche, all’insopportabile politica dei numeri e delle percentuali, di chi ha paura di mettere al centro proposte e argomenti e pensa solamente a come guadagnarsi una poltrona in più attraverso improbabili alleanze. Abbiamo dimostrato maturità e serietà, competenza e spirito di sacrificio in nome del popolo italiano. Non è una decisione che abbiamo preso a cuor leggero, non è una rottura che ci fa piacere, ma è la cosa giusta da fare in un periodo storico che ci chiede di fermare l’insopportabile immobilismo politico che per troppo tempo ha tenuto fermo il nostro paese, negandogli la spinta necessaria per attuare le riforme che servono, perché sono i cittadini a chiedercele.

    Giordano: Ecco, hai parlato di futuro, ma a tal proposito, che futuro ti immagini per Fratelli d’Italia e per la destra italiana?

    Besson: Dovere e responsabilità. Questi sono i valori che devono guidare la nostra agenda e il nostro operato nel prossimo futuro. Continuare a lavorare solo ed esclusivamente nell’interesse del popolo italiano per dare al paese la spinta di cui ha bisogno per ripartire. Non piegarci mai e poi mai ai servilismi della politica per ottenere qualche poltrona in più. Penso che se continueremo a lavorare così, come abbiamo fatto fino ad ora, potremo toglierci grandi soddisfazioni e dare una grande mano al nostro Paese.

    Giordano: Qualcuno ha già cominciato a speculare, in particolare riguardo al futuro dell’alleanza con la Lega…

    Besson: Ho grande rispetto per la Lega, con loro stiamo facendo un ottimo lavoro nel consiglio della Regione Veneto e sono certo che continueremo a farlo anche il prossimo anno, fiduciosi di ottenere la rinnovata fiducia alle urne da parte del popolo Veneto.

    Giordano: Un’ultima battuta prima di lasciarsi: manca poco alle regionali, se fossimo su un campo da calcio come si affronterebbe la sinistra?

    Besson: Giocando alla Zeman: testa alta e pressing asfissiante, con coraggio e senza paura di perdere. Un centimetro alla volta, sono sicuro che possiamo raggiungere la loro porta e andare in goal.

    Giordano: Grazie a Lucio Besson! Ti aspettiamo, torna a trovarci presto.

    *Besson ringrazia Mario Giordano e saluta il pubblico, uscendo dallo studio*.

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    Era presente in platea anche il consigliere della Regione Veneto Lucio Besson, che dopo aver applaudito agli interventi dei colleghi è salito sul palco per prendere brevemente la parola:

    Decisioni difficili richiedono la più ferrea delle volontà e oggi Fratelli d’Italia ha dimostrato di essere all’altezza delle sfide che l’attendono nell’immediato futuro. Ha dimostrato di saper mettere al primo posto la sua unica, vera, grande priorità: la volontà del popolo italiano, affinché essa venga sempre rispettata e onorata per mezzo dei doveri istituzionali che i cittadini ci hanno conferito attraverso le urne. Abbiamo detto no alle ammucchiate politiche, abbiamo detto no all’insopportabile politica dei numeri e delle percentuali, di chi ha paura di mettere al centro proposte e argomenti e pensa solamente a come guadagnarsi una poltrona in più attraverso improbabili alleanze. Abbiamo dimostrato maturità e serietà, competenza e spirito di sacrificio in nome del popolo italiano, che continueremo a servire ora e sempre al meglio delle nostre possibilità. Non è una decisione che abbiamo preso a cuor leggero, non è una rottura che ci fa piacere, ma è la cosa giusta da fare in un periodo storico che ci chiede di fermare l’insopportabile immobilismo politico che per troppo tempo ha tenuto fermo il nostro paese, negandogli la spinta necessaria per attuare le riforme che servono, perché sono i cittadini a chiedercele. Da domani si apre una nuova parentesi politica, una nuova pagina della nostra storia, consapevoli che potremo tornare al lavoro con la testa alta e la coscienza pulita.

    Grazie a tutti.
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    Io, Lucio Besson, mi tessero a Fratelli d’Italia per l’anno 2029
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    Nome e Cognome: Lucio Besson
    Luogo e anno di nascita: Pinzolo, 2 novembre 1979
    Residenza: Verona
    Professione e titolo di studio: diploma di terza media, ex calciatore
    Prestavolto: Sergio Pellissier
    Stato Civile e famiglia: sposato con due figli
    Orientamento politico: populista
    Orientamento religioso: cattolico
10 replies since 14/2/2024
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