GDR della Repubblica Italiana - L'Originale gioco che simula la Politica

Posts written by Giacomo De Luca

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    I primi spifferi dal Nazareno: "Siamo primo partito: il centrosinistra si fa intorno a Schlein. La coalizione centrista ha capito di non essere indispensabile né a noi né loro: ad oggi sono ufficialmente in maggioranza, ma pagheranno a livello sia culturale che elettorale"

    I primi dati delle elezioni amministrative stanno arrivando quando il deputato dem De Luca interviene davanti ai giornalisti assiepati:

    "Il Partito Democratico è primo partito alle elezioni regionali. Questo dato testimonia la forza delle nostre realtà locali ed il fatto che, volenti o nolenti, l'impianto della coalizione alternativa al governo Meloni deve nascere intorno alla segretaria Schlein. I partiti che hanno cercato di far crollare il PD, di toglierci i voti, oggi devono riconoscere il fallimento della loro operazione. Una operazione peraltro che ha condotto il centrosinistra alla sconfitta in varie regioni che si sarebbero potute altrimenti conquistare.

    Credo in particolare che i risultati della Sardegna e della Basilicata siano quelli più rilevanti. Ho trovato molto curioso che i centristi abbiano voluto presentare liste autonome in tutte le regioni meno che una, e che in questa si siano messi insieme alla coalizione di governo. La loro scelta è chiara, limpida, ed ora si prenderanno le responsabilità dell'azione del governo Meloni che dimostrano nei fatti di sostenere. Questa nottata segna l'ingresso della coalizione centrista nella maggioranza.

    Ma la Sardegna mostra che lo spazio per il centrosinistra c'è ed è molto grande. Sono certo, anzi, che anche se i moderati avessero sostenuto Fasolino comunque i loro elettori si sarebbero spostati in nostro favore. La contraddizione dei moderati è oggi plateale e drammatica. Hanno capito di non essere indispensabili né al centrodestra né al centrosinistra. Per ora hanno scelto di stare dall'altra parte, e credo che questa scelta farà loro malissimo tanto in termini culturali che elettorali. Noi continuiamo sulla nostra strada, che si mostra competitiva e potenzialmente anche vincente. Gli altri non so se abbiano una loro strada: di certo quella che stanno seguendo è sbagliata"
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    Voi potevate anche esserne certi sin dall'inizio, ma siete stati ad un tavolo di coalizione con cui avete concordato tutto un programma per poi spaccarvi sulla collocazione nel Parlamento Europeo: se una volta trovata una visione comune o voi o Moratti o Italia Viva vi siete divisi su quale gruppo sostenere allora significa che una delle due parti, quella che si è messa nel gruppo non coerente con quelle idee, di politica europea non capisce nulla, e che l'altra parte sia stata del tutto ingenua a partecipare a quel tavolo. Tra l'ignoranza e l'ingenuità scelga pure lei. Fosse la seconda però sareste già recidivi nella vostra breve vita, dopo la questione del partito unico saltato. Una volta ingenuo è umano, due è piuttosto ridicolo.

    E prima di criticare gli alleati degli altri io chiederei a Calenda che intende quando dice che state a metà tra antieuropeisti e radicali. Perché noi la nostra scelta radicalmente europeista l'abbiamo fatta. Voi invece? Calenda, per sua stessa ammissione, no di certo.
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    Dovrebbe parlare con il suo collega Calenda, che ha affermato che tra voi ed Italia moderata ci fosse un accordo totale sul programma, per poi cedere davanti alla collocazione nel Parlamento Europeo.
    Ma dico, se avevate una idea uguale sulle cose da fare, come avete fatto a non decidervi tra PPE e Renew? Ma credete che siano la stessa cosa, uno giallo ed uno blu? Io sarò anche tal De Luca, ma voi siete veramente tali europeisti, quantomeno confusi e direi anche pretestuosi.
    Avete rinunciato ad una lista con un programma europeo comune perché litigavate a Roma sui posti, potete anche dirlo che non si fa male nessuno, senza inventare storie sui partiti europei a cui può credere solo chi della politica europea non sa nulla. Certo però che rinunciare ad una lista comune, in un momento così difficile per la storia europea, solo per questionicine di poltrone è ben poco europeista.

    E veda, lo dico solo perché spero che la storiella della scelta del gruppo europeo sia solo una bugia, perché se fosse vero allora voi, i grandiosi competenti, non avete mai letto un articolo di giornale sul Parlamento Europeo, non siete mai stati a Strasburgo, non vi siete mai occupati di Europa per essere indecisi tra Renew e PPE una volta organizzato un programma comune.

    Se si è europeisti lo si dimostra con i fatti. Da voi arrivano sempre e solo parole, poi quando si tratta di prendere decisioni politiche, sistematicamente Azione trova il modo per rompere i patti, per essere ignava e nascondersi. Ma sulla questione europea non ci si può nascondere, non si può stare a metà tra antieuropeisti ed europeisti come diceva Calenda alla vostra conferenza stampa. Bisogna scegliere un campo in modo molto netto, e voi non sapete nemmeno scegliere un gruppo europeo anche avendo già deciso il programma. Preferite dare importanza alle scaramucce romane piuttosto che al futuro dell'Europa"
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    Il deputato dem: "Se avevano una visione europea comune alla lista Renzi perché hanno dato più importanza a scaramucce romane che al progetto continentale? Scegliere tra PPE e Renew come se fossero uguali è da gente che la politica europea l'ha imparata su Youtube. Certo che se Calenda dice che loro stanno a metà tra antieuropeisti e radicali... allora io sono un europeista radicalissimo!"

    Pesanti gli attacchi del deputato dem Giacomo De Luca a Vercelli, dove ha partecipato ad un incontro pubblico sulle prossime elezioni europee:

    "La confusione dei centristi è veramente incredibile. Il passaggio sempre più esplicito di Italia Viva, o quel che ne resta una volta che ha iniziato a mettersi insieme ai responsabili del disastro sanitario lombardo, verso il centrodestra europeo credo rappresenti un profondo tradimento delle ragioni europeiste sociali che Renzi stesso aveva contribuito a rendere sempre più esplicite nel PD con l'ingresso nel Partito del Socialismo Europeo.
    Veramente è incomprensibile un passaggio di questo genere, l'abiurare a principi di scala continentale per cosa? Qualche piccolo salvagente italiano, appoggi in realtà del tutto irrilevanti come ha già dimostrato di essere Moratti in Lombardia alle scorse regionali?

    Non che Azione sia particolarmente più spigliata però. Dicono di partecipare a tavoli tematici sulle europee con Renzi e Moratti stessi, poi non aderiscono alla lista unica perché uno dei partiti che la componevano sta al governo.
    Ma insomma, sono le elezioni europee o quelle nazionali? Se avevate una comune idea sul futuro dell'Europa perché non presentarvi uniti? L'Europa ed il suo destino sono molto più importanti delle vostre scaramucce interne, dei posti in lista, delle geometrie politiche romane. Altrimenti non ti dici europeista: se per te le geometrie spicciole romane sono più importanti del progetto europeo, di una visione europea comune che avevi trovato con gli altri partiti della ipotetica lista, allora stai usando il tema europeo soltanto strumentalmente, per raccogliere dei voti in più, senza crederci davvero. Poi si mettono a fare paragoni tra le scelte della lista europea ed i gruppi parlamentari a Roma... ma credete davvero che al futuro dell'Europa importi dei vostri gruppetti parlamentari a Roma?
    Credo peraltro che la linea politica principale di Azione sia l'ingenuità: ma prima di sedersi a quel tavolo non si erano accorti che metà dei partecipanti stavano in maggioranza a Roma?

    La scusa della scelta tra PPE e Renew poi è veramente ridicola: se siete d'accordo su un progetto unitario politico, il gruppo viene da sé! Mica sono uguali Renew e PPE: allora ditelo che il problema erano i posti nelle liste, o la divisione degli incarichi o le cariche elettive in Europa rispetto all'essere maggioranza o minoranza al Parlamento!
    Ma volete comportarvi seriamente quando si parla di Europa? Ci raccontate di aver fatto grandi progetti unitari in cui eravate d'accordo su tutto e poi per uno va bene il PPE, per l'altro Renew? E certo, tanto sono la stessa cosa no? Sembrano discorsi fatti da persone che la politica europea non l'hanno mai sentita nominare, o hanno ascoltato un podcast di quindici minuti su YouTube per farsela spiegare.

    Poi francamente a me hanno fatto ridere alcune dichiarazioni. Calenda dice che Azione stanno dimostrando di essere il vero Terzo polo, che non si sente né antieuropeista né estremista radicale... beh caro Calenda, se Azione vuole stare a metà strada tra gli antieuropeisti e gli europeisti radicali allora io sono ben orgoglioso di essere un europeista radicale! Pensate che credevo Azione facesse della battaglia europea uno dei cardini della loro attività, ora scopro che stanno a metà strada anche su questo! Io rivendico il mio europeismo radicale, radicalisssimo signor Calenda! In favore della federazione europea e della solidarietà tra gli stati, i popoli e le persone!
    Speravo che almeno sul tema europeo Azione abbandonasse la ignavia tipica dei partiti centristi, eppure eccoci qua: usano scaramucce romane per rinunciare ad una azione europea unita, e si mettono a metà tra europeisti ed antieuropeisti"


    Edited by Giacomo De Luca - 30/6/2023, 00:15
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    La forza delle nostre candidature sta tanto nel campo largo che le sostiene, garanzia di una ampia rappresentatività civile e sociale delle nostre liste, tanto nella scelta di esponenti che hanno svolto una lunga vita all'interno della storia del centrosinistra, il che permette di guardare con serena certezza alla capacità amministrativa tanto loro che della squadra di giunta che presenteranno.
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    Il deputato dem: "L'alleanza nel corso dei mesi si doterà di un profilo culturale sempre più netto, lavorando senza pregiudiziali con chi è più vicino"


    Con un video pubblicato nel corso dell'edizione del TG2 il deputato PD Giacomo De Luca ha analizzato la situzione del quadro politico emerso con il congresso di Sinistra Italiana e l'avvicinamento di molti formazioni ai dem:

    "Il pregio della proposta fortemente alternativa della segretaria sta dando i suoi frutti e con il passare del tempo sarà sempre più decisiva: è inevitabile che quella iniziale sia una fase di ricomposizione anche un po' a freddo, ma sotto sotto penso sia chiaro il bene portato dalla nuova segreteria del Partito Democratico, che infatti ha conquistato adesioni molto ampie anche al di fuori della nostra comunità, allargandone i confini. Già oggi il campo progressista è più forte di quello di governo, non solo in termini numerici ma anche come entusiasmo e determinazione nel ricostruire l'alternativa progressista, quando con il tempo avremo modo di elaborare una caratterizzazione sempre più profonda, in particolare nelle elezioni locali, il nostro campo sostituirà molto facilmente il governo Meloni.

    Sarà però segno di intelligenza, come già stiamo facendo, fare con calma, evitando di concentrarci sulla riconquista della maggioranza parlamentare come se fosse la soluzione a tutto. Altrimenti finiamo come l'attuale governo, che accecato dalla voglia di tornare a palazzo Chigi si è dimenticato di preparare un piano per migliorare il Paese, ed ora arranca senza nessuna prospettiva strutturale di riforma. Anche per questo è bene sin da subito iniziare a camminare con i nuovi-vecchi compagni di viaggio: imparare a conoscerci e scrivere insieme l'Italia di domani ci permetterà di essere pronti quando necessario.

    Sicuramente non fa piacere sentire le critiche anche molto forti che sono emerse nel congresso di Sinistra Italiana, ma in parte sono le stesse critiche che ci siamo fatti da soli in questi anni ed a cui stiamo cercando di porre rimedio rilanciando una azione profondamente alternativa. Ora, se Sinistra Italiana vuole avviare un percorso proprio questo è un dispiacere, ma credo che al dibattito italiano farà molto bene una voce radicalmente diversa. Comunque sia, in Parlamento continueremo a collaborare sugli emendamenti, sulle proposte di legge con tutte le comunità politiche a noi vicine, anche se non intendono prendere parte ad accordi politici con noi"

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    Se Calenda vuole essere decisivo per la vittoria del centrodestra allora buona fortuna a lui. Certo è curioso far saltare una coalizione nazionale su un rigassificatore e poi voler stare con chi è completamente all'opposto di lui su diritti civili e visione internazionale.

    Peraltro, la coalizione di centrosinistra a Brescia ha presentato un programma di 84 pagine, concordato dalla sinistra ad Azione. Se si è umili e si dialoga si può fare. Se si minaccia di passare dall'altra parte e dall'alto del proprio 3% si pretende di dettare legge allora è più difficile.

    Calenda dovrebbe prendere esempio dai suoi colleghi di Brescia, capaci di dialogare e così costruire una coalizione vincente.


    scusate per la modifica tardiva nel post precedente, non ho cambiato nulla di sostanziale.
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    Ed infatti ho detto che il vostro contributo è stato importante, senza di esso non si sarebbe vinto.
    Lo stesso però vale per le liste della sinistra socialista ed ecologista. Quelle stesse liste che Calenda non volle in coalizione a settembre.

    Ma l'unica forza decisiva è stata il PD, senza il nostro 27% a Brescia ed il 15% a Vicenza Azione avrebbe guardato la destra vincere.

    Per quanto Azione sia stata, al pari della sinistra, importante in queste sfide, consiglierei umiltà e senso della misura quando si fa il 3%.


    Edited by Giacomo De Luca - 30/5/2023, 12:24
1460 replies since 12/8/2015
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