GDR della Repubblica Italiana - L'Originale gioco che simula la Politica

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    Intervistato per Südtirol 1 il neo-Presidente della Provincia Autonoma di Bolzano Tschöll -"Ci siamo interrogati sulle elezioni europee è naturale come cosa, ed è altrettanto naturale che continueremo il nostro percorso all'interno del Partito Popolare Europeo."- incitato da altre domande -"Come sempre ci presenteremo solo nel collegio di nostra competenza, ossia il Nord Est, puntiamo a mantenere la nostra rappresentazione all'Europarlamento di 2-3 deputati. Sì è discusso a vario titolo al nostro interno circa il futuro che vorremmo per la SVP. Non nego che le voci che girano siano vere ed io stesso a dire il vero sono il primo sostenitore dell'idea che se in Italia nascesse un partito popolare, autonomista, che segue i valori sociali delle varie Chiese, puòr nella laicità dello Stato, non vedrei il motivo per cui non riproporre su modello italiano quel rapporto tra CDU-CSU che vi è in Germania. Ad ora non esiste tale movimento, non può essere la nuova invenzione politica della vecchia area liberale che governa con forze lontane da questo orizzonte politico ed essa stessa nasce da una base politica che non è specchio di questi valori. Se in futuro in Italia nascerà un movimento così prenderemo le dovute e giuste decisioni ad ora questo non è fattibile." -spinto su come gli alleati di maggioranza possano vedere questi discorsi il Presidente Tschöll ha detto -"La maggioranza in Sudtirolo si basa su un accordo programmatico, come è sempre stato. Non diremmo mai agli alleati come gestire il loro partito, tanto quanto vale l'opposto.
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    Prende la parola Raffaele Tschöll. "Benvenuti, questa è la giunta che ci apprestiamo a presentare davanti al Consiglio Provinciale con la convinzione che venga approvata e che possa fin da subito iniziare a lavorare. Una giunta che ha nel suo interesse non quello di prendere a calci e pugni un sistema, come vogliono fare altrove, ma di riportare al centro una pratica di buon governo e buona amministrazione del territorio, lontani da logiche e discorsi sempre più aggressivi, ma con logiche più tranquille e pacifiche. Il nostro intendo è di tornare ad un luogo dove l'autonomia non è soggetta a logiche di partito o a logiche romane, ma del territorio e delle sue necessità. Insediata la giunta provinciale vi sarà il necessario passaggio per trovare una quadra per la giunta regionale ed una maggioranza anche nel consiglio, consapevoli che nella vicina provincia di Trento un'altra maggioranza ha ottenuto un risultato maggioritario, sarà una discussione intricata e difficile, ma consapevoli che troveremo un punto dove tuteleremo l'autonomia regionale e provinciale. Il partito che mi permette di essere qui oggi avvia un nuovo percorso, un percorso più vicino alla sua identità storica di partito del Sudtirolo. Ora dovremmo iniziare questo percorso con fiducia e curiosità. "
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    Bolzano- Elezioni che silurano il modello Kompastcher in Südtirolo e che deflagrano nel congresso del partito la mozione ex-governativa, premiando il candidato più vicino all'ala tradizionalista del partito, Raffaele Tschöll. Il quale è stato eletto consigliere all'interno del Consiglio Provinciale e dichiarato candidato presidente per la SVP. Immediatamente si è preso atto della caduta di consensi del partito di raccolta tedesco e delle possibili soluzioni per un governo in Provincia. "Le soluzioni sul tavolo sono chiare a tutti. - così commenta Tschöll - "Da una parte la prospettiva di una grande coalizione con la destra italiana e la destra tedesca che ci ha condotti a questo punto storico di perdita di consensi o tornare a forme più classiche di coalizioni per il Südtirol, in una posizione di maggiore autonomia rispetto a Roma." Fin da subito dunque iniziati i colloqui con Grüne, da una parte, con Team K dall'altra e con La Rosa, alla ricerca di un'eventuale maggioranza alternativa a quella uscente. Ci son stati contattati anche con i Die Freiheitlichen, nel caso altre trattative dovessero arenarsi. La prima scelta sarebbe una coalizione giamaicana, o con l'appoggio de 'La Rosa'. Le trattative tuttavia sono appena iniziate ed il percorso potrebbe essere lungo. La speranza è che nel cambiamento rispetto al passato vi sia una nuova rinnovata fiducia degli altoatesini nella SVP.
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    1 astenuto
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    1 favorevole
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    2 contrari
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    1 favorevole
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    1 astenuto
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    1 favorevole
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    Bolzano - Prima che la macchina elettorale per le elezioni provinciali di fine anno scaldi i motori in casa della SVP si prepara il congresso. L'ultima tornata elettorale ha visto il partito ai minimi storici ed ha lasciato grandi insoddisfazione all'interno del partito di raccolta del Südtirol. Infatti non tutti al suo interno hanno gradito la scelta delle alleanze per governare la Provincia negli ultimi cinque anni. La componente socialdemocratica e quella più moderata hanno ingerito più di qualche rospo per permettere la formazione dell'esecutivo provinciale ed ora prevedono la possibilità di fare la festa a Kompatscher ed al suo establishment. Dopo questi cinque anni di governo della Stella Alpina insieme alla destra italiana e a parte di quella tedesca il partito starebbe diminuendo il suo peso politico anche nelle sue roccaforti storiche più legate ad una visione moderata ed autonomista, di difficile connubio con la giunta provinciale composta anche da partiti quali FDI. Per questo su richiesta di varie sezioni terrtoriali tra le quali Merano, Brunico, Vipiteno e Bressanone il partito ha aperto ad una fase congressuale. Le mozioni presentate sono tre: quella governative dell'uscente presidente della Provincia Kompastcher e dell'Obmann Philipp Achammer; quella socialdemocratica di Zeno Oberstaller ed infine quella Cristiano Sociale affidata a Raffaele Tschöll. La prima conta la sua forza su Bolzano, la seconda risulta predominante nelle sezioni della Bassa Atesina e parte della sezione meranese, la terza è più influente presso le sezioni di dominio storico del partito. Prima del Congresso del partito nelle varie sezioni verranno presentate le tre mozioni su cui si confronteranno sia i portatori delle mozioni che i delegati congressuali a queste associate, dopodiché vi sarà il congresso con il voto sulle mozioni, le primarie per il capolista e quindi candidato presidente ed il nuovo Obmann e la segreteria tutta.
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    Nome account: Pilipinas
    autorizzazione ricevuta dai vertici del partito di: Nessuno perché non c'è la SVP (?)
    richiesta Ente territoriale (amministrato dal proprio partito): Provincia Autonoma di Bolzano - Autonome Provinz Bozen - Alto-Adige/Südtirol
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    Nome e Cognome: Raffaele Tschöll
    Luogo e anno di nascita: Merano, 10 novembre 1983
    Residenza: Merano (BZ)
    Professione e titolo di studio: Laurea in teologia protestante (Università Ludwig Maximilian - Monaco di Baviera); Laurea in Scienze Politiche (Università di Vienna); Laurea in Economia, Politica ed Etica (Libera Università di Bolzano); Laurea in Filosofia (Università di Trento). Bibliotecario.
    Prestavolto (persona reale di cui il personaggio avrà l'aspetto): Andreas Scheuer
    Stato Civile e famiglia: Sposato con 2 figlie ed 1 figlio
    Orientamento politico: Cristiano Sociale - Socialista Cristiano; Regionalista; Europeista
    Orientamento religioso: Evangelista Luterano
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    23 contrari
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    Prende la parola il deputato Carlo Staffler per il Partito Democratico.

    "Care colleghe, cari colleghi, Presidente della Camera e Presidente del Consiglio.
    Non gli italiani quanto più la legge elettorale ha dato la maggioranza alla vostra proposta di Governo e come tale è giusto che siate qui a presentarci i vostri obiettivi, le vostre volontà ed i vostri progetti per il Paese tutto per quanto riuscirete a stare al Governo.
    Ho ascoltato il suo discorso come ogni altro deputato di quest'aula e devo dire che non ha detto assolutamente nulla, non che sia una cosa che mi stupisca, ma vista la campagna elettorale mi aspettavo che fosse più Pronta a fare questo discorso. Ha enunciato sicuramente quali sono alcuni dei grossi problemi di questo Paese, le disuguaglianze sociali, che volete aumentare, il problema democratico che volete acuire. Ha elencato i problemi ed ha elencato per quel poco che ha detto come renderli ancora più ampi e dirompenti in questo nostro bel Paese.
    Si dichiara ora europeista, ora a fianco dell'Europa e della NATO, ma queste sue parole vengono smentite dai fatti, nella sua maggioranza ha gli amici di Putin, lei stessa è amica di Orban.
    Parla di crisi energetica, ma quando in Europa si parlava di introdurre una tassa sugli extraprofitti il suo gruppo assieme a quello dei suoi amici della Lega, all'Europarlamento votava contro. Quindi Presidente Meloni, che lei sia la prima Presidente donna è poco importante se lei per il Paese non fa nulla. Ha già dimostrato con le azioni che a lei i deboli e gli ultimi di questo Paese non interessano.
    Ci dice che il tempo dei bonus ed assistenzialismo sfrenato è finito, mi chiedo quindi se per caso durante la campagna elettorale ha mai avuto modo di leggere il suo programma elettorale che presenta un bonus dietro l'altro.
    Mi rendo conto che quella è solo campagna elettorale.
    Su alcune cose possiamo anche essere d'accordo, d'altra parte gli investimenti sulle rinnovabili sono parte del buon senso.
    Detto questo, notando la sua incoerenza e sottolineando la grande distanza valoriale che c'è tra lei, che avvantaggia i potenti, e noi, che stiamo con gli ultimi, il Partito Democratico sarà opposizione. Saremo un'opposizione seria ed intransigente, lotteremo con tutte le nostre forze al fine di evitare che lei, come il Governo Berlusconi IV fece, non distrugga questo Paese, che non lo porti a derive antidemocratiche, che invece che sostenere chi ha di bisogno sostenga chi di bisogno non ne ha con idee folli che vogliono andare a tagliare le tasse ai ricchi e diminuire i servizi alle famiglie su cui questo Paese si basa. Promette asili nido gratuiti e dopo toglie allo Stato le risorse per farlo. C'è molta differenza tra noi e lei, lei non ha la capacità di prendersi le responsabilità per ciò che ha fatto in passato e per ciò che vuole fare, noi ci prendiamo troppa responsabilità anche per errori non nostri. Queste ragioni sono alla base del nostro voto contrario alla sua richiesta di fiducia, perché lei non ha la nostra fiducia per tutti i motivi che le ho elencato e mai smetterò di sottolinearlo, perché quando lei ha dovuto scegliere nella sua carriera politica ha scelto sempre il forte e mai il debole, si è sempre schierata con il primo e non con l'ultimo, e questo da cristiano, da italiano, da progressista non lo posso accettare.
    Le ripeto saremo intransigenti e non gliene faremo passare liscia una, saremo opposizione seria e ferrea per difendere il benessere di questo Paese dalle sue ambizioni."
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    Schlein - 23
404 replies since 18/10/2013
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